Mentre sulle società europee si abbatte la scure della seconda ondata del coronavirus, i leader dell’Unione europea sono chiamati a dare forma e sostanza al Next Generation EU, il programma straordinario di ripresa dalla più grave recessione della sua storia. Oltre il radar del dibattito quotidiano su tempi e modi di sblocco dei fondi, l’urgenza della collaborazione e del rilancio pongono tuttavia ancor più salienti questioni di fondo per il futuro dell’Unione.
Può l’ingegneria istituzionale del piano di ripresa – con il mandato alla Commissione di raccogliere risorse comuni sui mercati e presto imposte europee – preludere a un nuovo scatto del progetto d’integrazione sovranazionale, dopo anni di stasi? La storia della nascita del federalismo americano può fornire lezioni? O al contrario nelle pieghe dell’intesa si cela la premessa di nuovi sospetti, liti e incomprensioni, tali da pregiudicare le ambizioni della prossima Conferenza sul Futuro dell’Unione?
Sono queste le domande al centro del primo appuntamento de “L’Europa al bivio dopo lo shock”, la doppia conferenza internazionale promossa da ResetDOC e Fondazione Corriere della Sera.
Ad aprire il dibattito, lunedì 26 ottobre dalle ore 18, sarà l’intervento del Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in dialogo con Federico Fubini (Corriere della Sera).
A seguire, dalle ore 18.45, dialogheranno sul tema Road to Recovery: ever closer Union o coabitazione forzata?, coordinati da Federica Zoja (ResetDOC), alcuni dei più autorevoli studiosi internazionali dell’Unione e della sua evoluzione politica ed economica:
Sergio Fabbrini (professore di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, LUISS)
André Sapir (professore di Economia all’ULB, Senior Fellow di Bruegel, già principal economic advisor del presidente della Commissione europea Romano Prodi)
Vivien Schmidt (professoressa di Integrazione europea, Relazioni Internazionali e Scienze Politiche, Boston University).
Ad introdurre la serata saranno Giancarlo Bosetti, presidente di ResetDOC, Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, e Alberto Saravalle, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università di Padova.
In conformità alle normative vigenti, la conferenza – realizzata con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – si svolgerà in modalità interamente digitale dalla sede della Fondazione Corriere della Sera.
Sarà possibile seguirla in diretta streaming in lingua italiana su www.corriere.it e in lingua inglese su www.facebook.com/resetdoc.
Il secondo appuntamento, Come difendere la democrazia nel disordine globale?, si terrà con le stesse modalità lunedì 2 novembre alle ore 18 – con la partecipazione tra gli altri di Marta Dassù, Timothy Garton Ash, Bernard Guetta e Shada Islam.
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