Il Salone dell’Editoria Sociale è giunto anche quest’anno ai blocchi di partenza. Dal 16 al 19 ottobre si svolge infatti la nuova edizione della manifestazione che dal 2009, ogni inizio autunno, riunisce operatori sociali, organizzazioni del terzo settore, editori, ma anche ricercatori, sociologi e giornalisti. Un luogo di incontro che fisicamente si identifica ormai da un po’ di tempo nello spazio Porta Futuro, nel cuore dello storico quartiere di Testaccio, tra via Galvani e l’ex Mattatoio, a Roma.
“Ormai da sei anni – racconta a Reset Giuliano Battiston, curatore del programma – abbiamo cercato di creare uno spazio di discussione fra coloro che operano nel terzo settore, nel volontariato, nell’associazionismo e chi produce letteratura di argomento sociale, tanto che anche il programma è per metà appannaggio delle società promotrici (come Lunaria, Edizioni dell’asino, Lo Straniero, Gli asini, Redattore Sociale, la Comunità di Capodarco, ndr) e per l’altra metà appannaggio delle case editrici e delle associazioni che si occupano di queste tematiche”. Inoltre, negli anni il salone ha portato in Italia ospiti internazionali della levatura di Zygmunt Bauman, Richard Sennett, Saskia Sassen, Susan George, Tariq Ali, Robert Fisk, Mariusz Szczygiel, Agnes Heller, Adam Michnik e molti altri.
Quattro giorni e 40 appuntamenti dedicati alla cultura, alla politica, all’economia, all’arte e, soprattutto, alla riflessione sulla società contemporanea.
Dove sta andando l’Europa? È quella dell’austerity e dei mercati senza regole la strada giusta? E qual è la via per uscire dal tunnel delle paure, degli egoismi sociali e nazionali per imboccare la via che trasformi il “Vecchio Continente” in un’entità politica realmente nuova? Il tema della sesta edizione del Salone dell’Editoria Sociale ha per titolo proprio “L’Europa in cammino” per fare il punto, nel centenario della Prima Guerra Mondiale, sulle prospettiva di crescita misurate non solo in termini economici, ma soprattutto sociali e culturali.
Con gli ospiti del salone si parlerà infatti di “incontro”, “integrazione”, “federalismo democratico” e “coesione sociale”, come sfida da giocare proprio mentre le difficoltà economiche, la crisi dei mercati e le politiche dell’austerità sembrano aver creato il terreno fertile per la nascita di nuovi individualismi e nuovi steccati. Il riferimento non è solo all’affermarsi dei partiti populisti, estremisti o xenofobi che hanno preso posto anche all’interno del Parlamento Europeo dopo le ultime elezioni, ma, a livello più microscopico, è quel sentimento di insicurezza, diffidenza e quindi di chiusura che pervade le società europee al loro interno, soprattutto quelle in cui il costo della crisi si è fatto sentire di più. Il Salone dell’Editoria Sociale, tenendo fede alla filosofia che lo ha caratterizzato sin dalla nascita, s’interroga così sulle possibilità di inclusione in termini di diritti, di cittadinanza, di religione e sulla possibilità di capovolgere la logica finanziaria ed economicistica che ha guidato le scelte delle politiche nazionali e transnazionali negli ultimi anni.
“L’obiettivo è di favorire la discussione su temi che hanno a che fare con le politiche economiche in seno all’Unione Europea e con le politiche migratorie per capire come trasformare la Fortezza Europa in un’Europa accogliente e democratica”, spiega ancora Battiston.
“Per far questo abbiamo invitato, fra gli altri, personaggi come lo storico Paul Ginsborg (in programma venerdì 17, alle 18.15) perché per disegnare la strada da compiere è necessario prima fare i conti con le nostre responsabilità passate”. “Chiederemo poi – prosegue – al geografo Franco Farinelli (lectio magistralis di sabato 18, ore 10.45 ) se l’Europa può essere definita geograficamente e culturalmente), e al filosofo ed economista belga Philippe Van Parijs come conciliare giustizia sociale e tessuto giuridico-istituzionale (sabato 18 alle 17.45)”.
E ancora, il salone – che resta pur sempre un’esposizione libraria con 34 case editrici e 24 stand – disegna una mappa costellata di incontri, tavole rotonde, dibattiti che guardano anche all’interno del nostro territorio nazionale. Lo fa, per esempio, con la presentazione del libro “Cronache di ordinario razzismo. Terzo libro bianco sul razzismo in Italia”, Lunaria 2014, con un approfondimento sulla Terra dei fuochi a cui partecipano ricercatori, attivisti ed epidemiologi, o con la presentazione del primo rapporto sullo stato dei diritti in Italia. Guardando più lontano, non mancheranno analisi e approfondimenti sull’attualità in politica estera (Tra gli altri, la crisi irachena, la situazione in Turchia e in Egitto). Senza dimenticare i momenti dedicati al fumetto (è di sabato, a partire dalle 21, l’incontro con Gipi) e al cinema (domenica 19, alle 21, saranno presenti invece Mario Martone, Saverio Costanzo e Francesco Munzi, reduci dall’ultimo Festival di Venezia), e gli spazi rivolti agli studenti delle scuole, nella consapevolezza che spetta all’educazione, più che al resto, il compito primario di abbattere le barriere di diffidenza e del pregiudizio nell’Europa in cammino.
Vai al sito del Salone: www.editoriasociale.info
Sfoglia il programma
Nell’immagine in bianco e nero: Zygmunt Bauman insieme a Giuliano Battiston
Nella seconda immagine: Saskia Sassen
Nella terza immagine: i banchetti del Salone a Porta Futuro