Dagli Usa, una ricerca del Pew Research Center, avviata nel 1987, fotografa una società americana polarizzata come non mai, non tanto dal punto di vista socio-economico o culturale, ma da quello politico, al punto che il progressivo allontanamento tra repubblicani e democratici risulta quasi raddoppiato, rispetto a 25 anni fa.
Il Guardian invece affida a Jonathan Haidt, autore di The Righteous Mind: Why Good People are Divided by Politics and Religion, la domanda che dai tempi di Reagan ossessiona politici e studiosi d’oltreoceano: perché la working class vota a destra?
Negli Usa, i Repubblicani non perdono una sola occasione per criticare la politica economica di Obama e sostengono il sistema cosiddetto “spending and taxes” (aumento della spesa del governo e tagli alle tasse). Qualche giorno fa, Paul Krugman dalle pagine del New York Times, ha aperto loro gli occhi: l’economia di Obama è già quella voluta dai repubblicani – e, oltretutto, non sta nemmeno facendo così bene all’America. Dà ragione a Krugman e rilancia il tema, John Cassidy sul New Yorker: “Reagan, Bush, and Obama: we are all still keynesians” . Dati alla mano, le differenze tra le amministrazioni dei due repubblicani e quella del democratico Obama non mancano, ma è solo questione di nuances.
Afghanistan
Mercoledì è stato per l’Afghanistan “un giorno di spargimento di sangue”, come lo ha chiamato il Guardian. Una cinquantina di feriti e una ventina di civili sono morti, nel triplice attentato rivendicato dai talebani, a Kandahar City. Secondo le autorità locali, altrettanti sarebbero rimasti uccisi in un attacco aereo che la Nato aveva compiuto nella notte dello stesso giorno nella città di Logar.
Cultura
Il trionfo della sinistra cambierà la politica culturale francese? Se lo chiede The Art Newspaper, rispondendosi con una vena di scetticismo, visti i budget limitati e i costi per il mantenimento delle istituzioni già in vita. Nonostante le speranze riposte sul neoministro alla cultura, l’appena 39enne Aurélie Filippetti, sarà difficile riuscire a mettere in cantiere le proposte avanzate da Hollande in campagna elettorale, prima di un paio di anni.
Web
Nel giorno in cui due ex dell’Huffington Post hanno fatto un nuovo ingresso nella rete – Cindy Jeffers è stata presentata al mondo connesso come nuova CEO di Salon.com, storica testata online statunitense e Paul Berry lancia la startup RebelMouse – LinkedIn si trova costretta a confermare e chiedere scusa per l’ attacco hacker che l’ha colpita, mettendo a rischio le password degli utenti.