Barack Obama dovrebbe essere più populista? Se lo chiede un dossier del The New Republic che coinvolge numerosi analisti che provano a comprendere se la rielezione passa attraverso un messaggio che faccia colpo sul popolo. Con la retorica del 99% ancora nell’aria e con la proposta “Fair Share Tax” al centro della piattaforma economica democratica, sembra che la direzione intrapresa sia quella. Obama sarebbe il primo democratico a essere eletto grazie a un programma populista. Tutti gli interventi.
Sinistra
Il futuro per la sinistra Usa nell’epoca di Obama. A partire da un articolo scritto dal direttore Michael Kazin sul New York Times nello settembre 2011, su Dissent – rivista storica del leftism statunitense – si è sviluppato un dibattito acceso. Solidarietà da non dimenticare, ma fare i conti con i movimenti Occupy, i punti centrali della discussione.
App
Sul numero di giugno di The Atlantic, lo web-scettico Andrew Keen si preoccupa per la fine della conoscenza casuale nell’epoca delle app. «L’offensiva più importante delle app non è la sorveglianza globale, ma che distruggono la sorpresa e la vera serendipity».
Krugman
Negli Usa fa l’editorialista su un quotidiano (importante come il New York Times, ma pur sempre un giornale) in Europa le sue idee dettano l’agenda. L’economista Paul Krugman profeta all’estero secondo Slate.
Carta
La stampa sta morendo nell’epoca della rete e dei tablet? Il Guardian torna sull’annosa questione con un lungo e approfondito articolo. Mark Hooper va a sentire anche Dave Eggers, lo scrittore che ha fondato la libreria-scuola per ragazzini in difficoltà.
Letteratura
Prosegue l’esperimento di Jennifer Egan che pubblica un romanzo su Twitter. Qualche assaggio ogni giorno, così si sta costruendo Black Box sulle pagine del New Yorker che da qualche giorno realizza il premio Pulitzer 2011 autrice del romanzo Il tempo è un bastardo. Dalle 20 alle 21 (orario della costa atlantica, notte fonda per noi) dieci “istallazioni” su Twitter che vengono poi raccolte sul mensile newyorchese.