Il Corriere della Sera: “Così l’intesa Renzi-Berlusconi”, “’Accordo più solido, non si vota fino al 2018′. Ma ancora divisioni sull’Italicum”, “Sullo sfondo anche il futuro del Quirinale. Strappo della sinistra Pd, malumori in Forza Italia”. A l tema è dedicato il commento di Massimo Franco: “Patto diseguale e tante trappole”. La nota dopo l’incontro Renzi-Berlusconi conferma -secondo Franco- la tenuta non tanto del Patto del Nazareno ma di quello raggiunto tre giorni fa tra premier e alleati minori.
L’editoriale in prima è firmato da Antonio Polito e focalizza l’attenzione sui “dissidenti dell’euro”: “Calcoli errati e vedute corte”, dove si legge: “pare proprio che, come aveva minacciato D’Alema in tv, la sinistra pd abbia perso la pazienza” e l’alzata di scudi contro il patto del Nazareno avvia una fase in cui niente può più essere dato per scontato, nemmeno il voto sul Jobs Act. Ma la minoranza deve stare attenta a non ripetere gli errori che le costarono il controllo del partito: ma questa volta metterebbe a repentaglio la credibilità del governo Renzi in Europa, già in bilico di suo.
La foto-notizia è dedicata all’esondazione del Seveso (l’ottava in un anno): “Nord senza tregua, vittime e paura”, Allagamenti, frane e scuole chiuse”.
A centro pagina: “La sonda dell’Europa sbarca sulla cometa e il mondo si emoziona”.
In taglio basso: “Youtube si sdoppia 8e si fa pagare)”, “Milioni di canzoni in video e zero pubblicità con un abbonamento. Parte il servizio in Italia.
La Repubblica: “Renzi-Berlusconi, c’è il patto”, “Italicum, accordo su preferenze e soglia al 40%. Ma resta l’incognita sul premio alla coalizione. Minoranza pd in rivolta per i capilista, scontro in direzione sulle riforme del premier”.
Claudio Tito, nella sua analisi, illustra “la strategia di Matteo dall’intesa al Colle”. E Francesco Bei scrive che il premier ritiene di aver portato a casa il massimo possibile. “Un accordo moroteo”, lo definisce Lorenzo Guerini, perché tiene insieme insieme cose impossibili: lo sbarramento al 3% che voleva Alfano, il premio al partito che voleva Renzi, i 100 capilista bloccati che voleva Berlusconi. Ma ad essere morotea è soprattutto la scaltrezza con cui Renzi ha intenzione di usare il leader di Fi. Al tema si dedica anche Stefano Folli: “Perché l’ex Cavaliere ha scelto di perdere”.
La foto-notizia raffigura poliziotti sul posto in cui ieri si è tenuto il blocco dell’Autosole, sotto il titolo: “Emergenza lavoro”, “Sciopero generale il 5 dicembre. Operai dell’Ast bloccano l’Autosole. Gli studenti contestano Draghi”.
A centro pagina, grande foto della sonda Rosetta: “L’ultima conquista dello spazio: atterraggio sulla cometa”. Il “racconto” è firmato da Carlo Rovelli: “Nel segno di Armstrong”.
In taglio basso, un’inchiesta di Piero Colaprico e Corrado Zunino: “A fuoco le periferie di Roma e Milano. E’ scoppiata la guerra tra poveri”.
La colonna a destra si occupa dell’accordo sull’ambiente concluso nel corso del vertice Usa- Cina: “La promessa della Cina: ‘Salveremo l’ambiente’”. “Accordo storico sull’ambiente, nessun passo avanti sui diritti umani”, scrivono Federico Rampini e Giampaolo Visetti sottolineando che il vertice tra Obama e Xi Jinping si è concluso con un importante impegno per la riduzione dei gas carbonici, ma allo stesso tempo rappresenta uno schiaffo ai cittadini di Hong Kong e alla libertà di stampa.
All’accordo bilaterale è dedicata anche l’analisi di Pascal Acot: “I confini dell’ottimismo”.
La storia di copertina dell’inserto R2 viene richiamata a fondo pagina: “Miracolo Estonia, benvenuti nel Paese dove la vita scorre senza fili”, di Riccardo Luna.
La Stampa: “Intesa Renzi-Berlusconi. Resta il nodo sbarramento”, Faccia a faccia sulla legge elettorale: accordo su preferenze e soglia del 40%. Cgil: sciopero il 5; i renziani: ponte servito”, “No della minoranza Pd. Il premier: avanti con Fi anche se divisi su alcune votazioni”. “Sullo sfondo il Quirinale” è il titolo del commento di Marcello Sorgi.
Sotto la testata, con foto degli allagamenti: “Nord-Ovest devastato da allagamenti e frane. Altro morto in Piemonte”, “Liguria, mai proclamato lo stato di calamità”. Un’altra foto è dedicata alle ferrovie: “Tav, al via solo nel 2016 i lavori del super-tunnel. Il premier: ora li seguo io’”, “Opere a rilento, già spesi 1,6 miliardi”.
L’apertura a sinistra focalizza l’attenzione sull’accordo Usa-Cina per la riduzione dei gas serra: “Svolta sul clima. Sì della Cina alla riduzione dei gas serra”. Pechino promette di raggiungere il massimo delle emissioni intorno al 2030, mentre Washington si impegna a ridurre le sue del 26-28% entro il 2025.
Il tema viene richiamato anche dall’editoriale di Mario Deaglio: “Se la società condiziona l’economia”.
La foto notizia riguarda la cometa 67P/Churymov-Gerasimenko: “La bandiera dell’Europa sulla cometa”. Il modulo Philae arriva sul corpo celeste dopo un viaggio di10 anni.
Sulla colonna a destra un articolo di Andrea Tornielli racconta “Le docce del Papa per i clochard”.
Il “caso” descritto da Francesco Manacorda: “La nuova Sky vuol cambiare il mercato tv”.
Il Fatto: “Sciopero, botte Cgil-Renzi. E ormai ci sono due Pd”, “Protesta il 5 dicembre, i Matteo-boys: ‘Così fanno il ponte dell’Immacolata…’. Il sindacato: ‘Non siamo fancazzisti’. Italicum, finto accordo tra i Nazareni. Minoranza dem si ribella, il premier fa votare la direzione: ‘Non ho bisogno di voi’”.
A centro pagina, foto dedicata a “L’Italia che affonda”: “Alluvione senza fine dal Piemonte alla Puglia”, “Due morti un uomo travolto dal fango di una frana nel Biellese. Esonda il Lago Maggiore: annega un pensionato in provincia di Varese, l’acqua sta sommergendo l’Isola Bella. In Lombardia allarme per lo straripamento di Seveso e Lambro. Brindisi allagata: stop ai treni”. E un articolo sul ministro dell’Ambiente: “Chi è Galletti, un ministro da Casini sino ai grandi disastri”.
In taglio basso: “Rivolte & periferie”, “Centri d’accoglienza, immigrati, case popolari:i focolai di una ribellione”, “Roma-Milano, unite nella rabbia”, “Un rapporto riservato dei nostri 007 indica nelle lotte e nelle occupazioni milanesi ‘una pericolosa ricomposizione degli antagonismi sociali’. Ancora forti tensioni a Tor Sapienza nella Capitale: malmenato uno straniero. Il sociologo Revelli: ‘Guerra tra ultimi e penultimi della società, ela destra fa paura’”. E un intervento di Furio Colombo: “Una legge per i Rom nel Paese incivile”.
A centro pagina anche la foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani: “Moro, indagato per omicidio l’agente Cia”, “Il Pg Ciampoli alla commissione d’inchiesta: ‘In via Fani servizi italiani e stranieri’. Il ruolo dell’inviato Usa Piceczenik”.
L’editoriale di Marco Travaglio nella colonna a destra: “I due Matteo e Di Matteo”. Dovei due Matteo sono il presidente del Consiglio Renzi e il segretario della Lega Salvini. Di Matteo è il pm di Palermo che – scrive Travaglio – è stato condannato a morte da Totò Riina. Si fa riferimento anche ad un articolo de La Repubblica pubblicato ieri in cui si parlava di una “fonte attendibile” che avrebbe rivelato: “a Palermo è già arrivato il tritolo per Di Matteo”.
Il Giornale: “Un pezzo di Pd molla Renzi”, “Caos a sinistra”, “Il premier in direzione: si fa come dico io. La minoranza: no a legge elettorale e Jobs Act. Napolitano, ora c’è la data di addio al Quirinale: lascerà il 20 gennaio”, “Tiene il patto con Berlusconi, non sull’Italicum”. Il quotidiano sintetizza in prima: “Il Patto del Nazareno regge ed esce rinforzato dal faccia a faccia tra Berlusconi e Renzi, anche se rimane il no del Cavaliere alal revisione al ribasso dello sbarramento previsto dall’Italicum. La minoranza del Pd tiene duro e boccia sia la legge elettorale, sia Jobs Act. Con gli insorti anche l’ex leader Bersani, sempre più antagonista del premier”.
Del tema si occupa l’editoriale del direttore Alessandro Sallusti: “La soglia di Matteo e il sapere guardare avanti”. Il premier ha confermato ieri nel corso dell’incontro con Berlusconi – scrive Sallusti – di voler abbassare la soglia elettorale necessaria a un partito per entrare in Parlamento al tre per cento: “ciò rende più probabile che Quagliariello e Cicchitto si facciano un altro giro da onorevoli, ma non è che la cosa ci consoli. Quel ‘tre per cento’ non solo contraddice gli accordi con Forza Italia siglati al Nazareno (e la legge già approvata dalla Camera che prevedeva il 4,5 in coalizione, l’8 se da soli), è soprattutto una clamorosa frenata del sogno di rendere moderna ed efficiente la nostra democrazia”.
A centro pagina una grande foto di Alessandro Criscuolo, eletto ieri presidente della Corte costituzionale: “Il magistrato anti-Tortora diventa giudice supremo”, “Da capo dell’Anm difese i pm del caso. Come premio oggi Criscuolo è eletto presidente della Corte costituzionale”. Si tratta di un articolo di Anna Maria Greco.
A centro pagina anche il caso del sindaco di Roma: “Di nuovo beccato in divieto di sosta”, “Noi obbligati a pagare ogni multa. Marin invece scappa (e ci ricasca)”.
In taglio basso: “L’ultima invenzione della Cgil: lo sciopero-vacanza per il ponte”, “Bufera sull’agitazione del 5 dicembre”.
A fondo pagina: “Così lo Stato ha ‘finanziato’ il terrorista ucciso in Siria”, “Erroneamente risarcito per ingiusta detenzione”.