Corriere della Sera: “Imu abolita, piano casa per i giovani”, “Dal 2014 la tassa locale sui servizi. Fondi per esodati e cassa integrazione”.
A centro pagina la crisi siriana: “Minacce all’Europa dalla Siria. Ma l’attacco potrebbe slittare”, “Cameron vuole attendere il rapporto Onu”.
A centro pagina anche le vicende politico-giudiziarie dela Cavaliere: “Berlusconi prepara il ricorso, ‘Decadenza, la giunta si fermi’”, “Lettera al Senato con i pareri degli esperti: si pronunci la Consulta”.
La Repubblica: “Addio Imu, arriva la Service tax”, “Letta: merito di tutti. Berlusconi: ho vinto io, ora stop al voto sulla decadenza”.
A centro pagina: “La Siria all’Europa: colpiremo. Obama: piani di attacco pronti”.
La Stampa: “Via l’Imu, governo più forte”, “Letta: ‘Tassa iniqua, nel 2013 non si pagherà’. Il Cavaliere: premier leale”.
Sotto la testata: “Siria, Bonino frena sull’intervento italiano. Irritazione degli Usa”.
Il Sole 24 Ore: “Imu ‘prima casa’ cancellata in tre tappe”, “Stop alla rata di giugno, impegno ad annullare la seconda con la legge di stabilità. Dal 2014 service tax”.
In taglio basso: “Mutui, spinta da 2 miliardi per aiutare le fasce deboli”, “Sostegni anche per le rate scadute e gli affitti”.
Il Giornale: “Abolita l’Imu”, “Missione compiuta”, “Il governo vara il decreto che cancella l’imposta sulla casa. Quattro miliardi tornano nelle tasche degli italiani”, “Berlusconi: ‘Abbiamo mantenuto l’impegno con gli elettori’”.
A centro pagina, con foto di Berlusconi: “Il Cavaliere all’attacco: contro la decadenza ricorso alla Corte europea”, “Depositate al Senato le carte difensive. Il leader del Pdl lavora a un messaggio tv”.
In taglio basso: “La Siria minaccia: ‘Attentati col gas in Europa’”.
Libero: “Silvio vince sull’Imu ma ora è disarmato”, “C’è l’impegno politico, però il provvedimento è rinviato. Intanto Berlusconi ha le mani legate: se butta giù il governo sulla giustizia, fa autogol sul fisco. E Letta si incolla alla poltrona: ‘Adesso non ho più una scadenza’”.
In taglio basso, le vicende del Monte dei Paschi di Siena: “I verbali mai letti dei rapporti pd-Mps, “Così D’Alema, Bersani e Veltroni decidevano le nomine’”.
Il Fatto: “Letta cambia nome all’Imu. E’ uno spot per Berlusconi”, “Con un gioco di prestigio per salvare se stesso, il governo fa sparire la tassa più odiata dal Pdl senza aver trovato la copertura per la rata di dicembre. E annuncia una Service tax che dovrà garantire allo Stato almeno gli stessi soldi. Ma la Chiesa, in barba alle promesse, sarà esentata”.
A centro pagina, su Belrusconi: “L’ultima del pregiudicato: va a piangere in Europa”, “B. chiede al Senato di bloccare la decadenza e ricorre a Strasburgo”.
L’Unità: “Via l’Imu, fondi per esodati e giovani”, “Nel 2013 niente tassa sulla prima casa, anche se manca la copertura della seconda rata. Dal 2014 partirà la Service tax. Fondi per esodati e Cig in deroga, agevolazioni ai giovani per mutui e affitti. Letta: il governo non è a scadenza. Berlusconi canta vittoria”.
A centro pagina: “Siria, Onu installo: l’attacco è pronto”.
Il Foglio ha un grande titolo rosso sulla Siria: “Doppio strike: prima Assad, poi il jihad”, “Come anticipato dal Foglio, Washington prepara la campagna parallela contro Al Qaeda in Siria”.
In prima anche un titolo sull’atteggiamento della Francia: “Multilateralista , à moi? Hollande è pronto ad andare in Siria senza Onu”.
Sull’Imu: “Via l’Imu sulla prima casa, più quattrini per il ‘sociale’. Governo salvo”, “Patata bollente per i sindaci”. E ancora su questo tema:“Dietro il successo del Cav. Detassatore c’è il lavorìo dell’estenuante Brunetta”.
Siria
Il ministro della Difesa Mario Mauro, intervistato da La Repubblica, afferma: ‘Siamo alleati degli Stati Uniti ma i raid non solo la soluzione. Sulle basi decide il Parlamento”. “Noi -aggiunge- condanniamo in maniera totale e definitiva chi ha commesso quei crimini, e crediamo che presto le responsabilità di Assad verranno dimostrate. Ma la soluzione, come ha detto perfettamente il ministro Bonino alle Camere, deve essere nella politica, non in nuove dosi pericolose di utilizzo dello strumento militare”.
Scrive La Stampa che da ieri c’è nella posizione italiana un elemento in più, che rafforza la ‘issue’ politica e non militare: il ministro Bonino ha ribadito che “anche in caso di via libera dell’Onu, la partecipazione italiana non sarebbe scontata”. Posizione non isolata, se si pensa alla Germania ed oggi la Bonino incontrerà a Parigi il presidente Hollande, “che -scrive La Stampa- ha tenuto un appassionato discorso a favore dell’intervento militare in Siria”.
Il Foglio scrive della svolta impartita dal presidente francese Hollande alla dottrina multilateralista onusiana di cui Jacques Chirac fu il portabandiera ai tempi dell’amministrazione Bush: “Il diritto internazionale deve evolvere con la sua epoca. Non può essere un pretesto per lasciar perpetrare massacri di massa”, ha detto Hollande martedì scorso nel corso delle conferenza degli ambasciatori
La Stampa parla di “disappunto con Roma” da parte degli Usa: al punto da mettere in forse la visita del segretario di Stato Kerry.
Il Sole 24 Ore scrive che “Londra frena sull’intervento in Siria”: in serata il governo Cameron ha accettato di attendere il verdetto degli ispettori Onu sull’uso di gas nei pressi di Damasco il 21 agosto scorso”. Dietro quella che il quotidiano definisce una “frenata” ci sarebbe non solo il muro di Mosca al Consiglio di sicurezza Onu, ma il mancato sostegno al premier David Cameron dell’opposizione laburista e di una parte dello stesso partito conservatore. Una ribellione che andrà in scena oggi, visto che il Parlamento è stato convocato d’urgenza. Senza aspettare, poi, il ministro degli Esteri William Hague ha comunque “ridimensionato ieri le prospettive di un attacco imminente, spiegando che gli incontri al Palazzo di vetro sarebbero proseguiti ‘nei prossimi giorni’”.
Hans Blix, che fu il capo degli ispettori Onu per le armi nucleari in Iraq tra il 2000 e il 2003, intervistato da La Stampa, è critico sull’amministrazione Obama, la Francia e la Gran Bretagna: “le indicazioni -dice- vanno certamente nella direzione di un uso di armi chimiche. E la prova indiziaria porta al regime di Assad. Ciò detto, siccome le potenze occidentali hanno chiesto le ispezioni, la Siria le ha accettate e gli ispettori sono sul campo, dovremmo aspettare di vedere il rapporto prima di agire”. E, parlando ancora di Usa ed Europa: “non li capisco. Le armi non sono state usate contro di loro”, “un’azione militare senza aver prima aspettato il rapporto degli ispettori Onu non è il modo giusto di procedere. E’ polizia, non legge mondiale”.
Il Foglio scrive dei timori dei jihadisti in guerra contro l’esercito siriano -rivelati dai messaggi dei forum online- di essere il bersaglio delle operazioni internazionali in Siria: “l’Amministrazione Obama -scrive il quotidiano- è costretta a confrontarsi non soltanto con l’esercito di Assad, ma anche con i gruppi di combattenti che controllano alcune zone del Paese in nome di Al Qaeda -soprattutto nel Nord, vicino al confine con la Turchia”.
Su Il Sole 24 Ore un’analisi di Roberto Bongiorni: “L’Occidente non si fida dei ribelli”, “preoccupa l’ala estremista”. I maggiori timori vengono dalla formazione qaedista Al-Nusra: in poco più di un anno è divenuta il movimento più disciplinato e organizzato ed è uscita allo scoperto proponendosi negli ultimi tempi come forza antagonista al Free Syrian Army, il principale gruppo di opposizione armata ad Assad. Composta da ex ufficiali e volontari delle forze armate, nella galassia dell’opposizione era la formazione più laica, in contrapposizione proprio a movimenti jihadisti e salafiti.
Il Corriere riferisce le parole pronunciate ieri dal viceministro degli Esteri siriano Faisal al Miqdad, che vengono evidenziate anche dai titoli delle prime pagine: “Sono stati i terroristi ad usare quelle armi, aiutati da Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Questo deve finire. E questo significa che quegli stessi gruppi useranno le armi chimiche contro la gente in Europa”.
Va segnalata ancora, su Il Sole 24 Ore, l’attenzione per prezzi del petroli: i timori di un intervento militare in Siria hanno accresciuto le tensioni sui mercati e hanno spinto il petrolio ai massimi da due anni (brent a 117 dollari).
Il Corriere della Sera ospita le opinioni di Ian Bremmer, politologo della Columbia University e fondatore di Eurrasia group, l’agenzia di monitoraggio dei rischi politici ed economici internazionali (“Intervento mirato. Lobiettivo non è il cambio di regime”, il rischio è che un’azione armata però possa provocare una escalation nei rapporti Usa-Iran) e di Michael Novak, filosofo e giornalista conservatore americano (“Assad? Bisognava eliminarlo un anno fa. Ora è troppo tardi”, i ribelli sono ‘inquinati’ dalla presenza nelle loro fila di qaedisti).
Su La Repubblica segnaliamo le pagine R2 del “Diario” dedicato alle armi chimiche “atomica dei poveri”. Fabio Mini ne racconta l’uso nella durante i conflitti e in politica interna: ai tempi della Cortina di Ferro le superpotenze ne rifornirono gli arsenali dei loro alleati minori. Dopo la caduta del Muro tutto è cambiato e ora terroristi di oggi tipo sanno benissimo come destabilizzare qualsiasi regione.
Sul Corriere si ricorda “quando Mitterrand riunì il mondo a Parigi per bandire ‘l’atomica dei poveri’”. Parlando quindi dei trattati internazionali che le mettono al bando, si ricostruisce la storia, dal protocollo di Ginevra del 1925 alla Convenzione del 1933 contro le armi chimiche, firmata da 188 governi (Damasco esclusa).
Imu
Con un decreto legge, come riferisce Il Sole 24 Ore, il Governo ha deciso l’abolizione dell’Imu, che avverrà in tre passaggi: cancellazione della rata di giugno (già sospesa) sulla prima casa, quindi lo stop alla rata di dicembre con la futura legge di stabilità e infine il passaggio alla service tax dal 2014. Quanto alla copertura, arriverà da Iva, Pubblica amministrazione, giochi e tagli di spesa. Circa 1 miliardo verrà dall’extragettito derivante dallo sblocco di una nuova tranche da 10 miliardi di pagamenti arretrati della Pa. Altri 6-700 milioni verranno dalla sanatoria delle maximulte comminate alle società che gestiscono le ‘new slot’. Poco più di 600 milioni da un giro di vite sulle spese con un mix di tagli “semi-lineari” nell’ottica dell’avvio di una nuova spending review. Non si prevedono nuovi balzelli fiscali come accise su benzina e alcoolici.
Per Il Fatto “pagheremo ancora di più”: l’Imu 2012 sulla prima casa non è stata restituita come promesso da Berlusconi, quella del 2013 è stata condonata a metà, la rata di 2,5 miliardi di giugno non sarà pagata a settembre, grazie a coperture molto creative, ma gli altri due miliardi per compensare la rata di dicembre non sono stati trovati. C’è soltanto -secondo il quotidiano- una accordo politico: se ne riparla a ottobre, con la legge di stabilità per il 2014. Il governo “ha soltanto annunciato l’arrivo di una service tax comunque centrata sulla casa e che dovrà garantire all’erario circa le stesse risorse. O forse di più, perché a gestirla saranno Comuni con le casse vuote”.
“Non ha vinto il centrodestra. Abbiamo raggiunto un compromesso utile”, dice il viceministro Pd Stefano Fassina, intervistato da La Stampa. E sottolinea: “Questo governo oggi è senza alternative”.
Berlusconi
“Consulta e Strasburgo, le due carte di Berlusconi”, titola La Stampa parlando del “nodo incandidabilità”. Scrive il quotidiano che il Cavaliere “chiede tempo” alla giunta per le elezioni del Senato, che dovrebbe decidere della sua decadenza da parlamentare. Tempo per consentire alla Corte costituzionale di pronunciarsi sulla legge Severino, sulla sua retroattività. Ecco perché sono stati depositati alla Giunta sei pareri pro veritate. Insomma, si tratta di “temporeggiare” in attesa di un possibile pronunciamento della Corte costituzionale. Il quotidiano offre quindi ai lettori le opinioni dei giuristi chiamati da Berlusconi per la redazione sua memoria difensiva: questione centrale resta la retroattività (può la legge Severino applicarsi in caso di reati commessi prima della sua entrata in vigore?). Spiegano le loro ragioni Antonella Marandola, Gustavo Pansini, Giorgio Spangher, Beniamino Caravita di Toritto, Roberto Nania, Giovanni Guzzetta. Parallelamente Berlusconi ha annunciato di volersi rivolgere alla Corte europea dei diritti umani per quella che ritiene una palese violazione dell’articolo 7 della stessa Carta dei diritti umani: “Nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso”.
Il Corriere della Sera scrive che in Giunta al Senato è già al lavoro il relatore sul caso Berlusconi-incandidabilità, Andrea Augello, Pdl: “lavoro per rispettare la scadenza del 9” settembre, dice, a chi gli chiede se, vista la mole di nuovo materiale, ritenga necessario un rinvio. Contrario ad un allungamento dei tempi il senatore Pd Felice Casson: “Approfondimenti? La giunta ha già dato 20 giorni alla difesa. Il tempo è già stato concesso”. Il capogruppo Pd Luigi Zanda, più cauto: “Credo che non si debba né forzare i tempi con accelerazioni artificiali, né rallentarli in modo immotivato”. Sarà in ogni caso l’ufficio di presidenza della Giunta, dove Pd e M5S hanno la maggioranza, il 4 settembre, a decidere lo svolgimento dei lavori, nota il Corriere.