In attesa di Napolitano

 

Il Corriere della Sera: “Napolitano e il caso Berlusconi: dichiarazione prima di Ferragosto. Il Presidente della Repubblica esamina la vicenda con i suoi consiglieri”. Il titolo più grande è per l’andamento di conti pubblici italiani: “Lo spread ora ci dà respiro”. L’editoriale, firmato da Angelo Panebianco, è dedicato al Pd, “un partito senza leader”.

 

La Stampa: “Berlusconi, le risposte del Colle. Grazia e agibilità politica, oggi Napolitano chiarirà la sua posizione sul Cavaliere”. E poi: “Spread ai minimi dal 2011: in un anno risparmiati 2 miliardi. Ma il debito è record”.

 

La Repubblica: “Berlusconi, la risposta del Colle. Oggi o domani la nota di Napolitano. Scontro sull’incandidabilità”. “Pronte le valutazioni del Quirinale dopo il pressing del Pdl per salvare il Cavaliere. L’ex premier non presenta la memoria difensiva in Senato”.

 

Il Sole 24 Ore: “Spread ai minimi da due anni. Collocati 7,5 miliardi di BoT annuali: tassi in calo all’1,053 per cento”. “Il differenziale Btp-Bund chiude a quota 245 e si riporta ai livelli pre-crisi. Piazza Affari positiva”. Il quotidiano di Confindustria, come altri, dà rilievo alla conferenza stampa con cui ieri il Presidente del Consiglio Letta ha annunciato alcuni tagli ai costi:”Letta taglia le auto blu e vende tre aerei: i fondi alla lotta agli incendi”.

 

Il Giornale: “La ragnatela Pm-giudici per incastrare il Cav. Nei processi contro Berlusconi c’è sempre la mano di Magistratura democratica. E’ solo un caso? E sul doppio lavoro del giudice Esposito nella scuola privata, non si trova l’autorizzazione del Csm”. In evidenza anche: “Sull’Imu la rivolta del Pdl contro Saccomanni: ‘Decide la maggioranza’”.

 

Il Fatto quotidiano: “Il linciaggio di Esposito menzogna per menzogna. Dalla Mercedes mai avuta in regalo al trasferimento annullato: il fango dei berluscones per ribaltare la sentenza di condanna. Stefano, presidente della Giunta:è ineleggibile. Ma il Caimano pretende il nome sulla scheda”. A centro pagina una intervista al segretario della Cisl Raffaele Bonanni: “’I 20 miliardi di sprechi che il governo non tocca’”.

 

L’Unità: “Forza Italia torna senza Cav. Parte la campagna. Ma Berlusconi non è candidabile. I domiciliari non possono slittare a marzo”.

 

Il Messaggero apre con una delle proposte sull’Imu: sarebbe “esclusa la prima casa. La proposta Pdl: una tassa federalista includerà vari servizi, ma non l’abitazione principale”. In prima pagina un commento di Francesco Grillo: “Tagli agli statali, si parte dalla Difesa”.

 

Politica

 

Il retroscena di Umberto Rosso su La Repubblica spiega che Napolitano si prepara a rispondere al Cavaliere. Sarà una “dichiarazione ufficiale”, in cui il Capo dello Stato “metterà in fila gli aspetti e le possibilità formali di sua competenza sul caso, risponendo così alla richiesta avanzata dal Pdl di un intervento per salvare l’ex premier. Manca un unico tassello per completare il qadro che il presidente della Repubblica ha ormai quasi definito sul suo tavolo: un incontro a quattr’occhi con Gianni Letta, l’uomo di collegamento tra il Colle e il Cavaliere, che con tutta probabilità varcherà domani i cancelli della tenuta di Castelporziano, dove Napolitano sta trascorrendo il periodo di vacanze estive”.

Il retroscena de La Stampa spiega che intanto Berlusocni “per non farsi cogliere alla sprovvista” dalla eventuale dichiarazione di Napolitano, ha passato la giornata ad Arcore con i suoi legali. Un elicottero sarebbe andato a prendere l’avvocato Coppi a San Benedetto del Tronto, e insieme con lui c’erano Ghedini e Letta. Berlusconi viene descritto “molto giù, parecchio depresso”, perché si è reso conto che anche la grazia, quand’anche gli venisse concessa, “non sarebbe il toccasana per i suoi guai”, senza contare che per ottenerla gli “toccherebbe chiederla lui personalmente”, e quindi non è affatto certo che voglia sollecitarla.

 

“Una cosa è certa, io non mi dimetterò” dice il Cav secondo il retroscena de La Repubblica. “Rinunciare da subito alla carica parlamentare (e alle immunità che comporta) prima di qualsiasi pronunciamento della giunta farebbe venir meno una posizione di garanzia ma al contempo un potere ‘contrattuale’, è stato il ragionamento maturato con Ghedini.

Giuliano Ferrara, sulla prima pagina de Il Foglio, insiste sul nome di Marina Berlusconi: “Improbabile che la sentenza ingiusta non sia legalmente applicata (domiciliari, esclusione del Cav). Ma c’è una risposta di legittimità formidabile: una figlia che si batte al fianco e in nome del padre”. Secondo Ferrara “Berlusconi non può diventare cavilloso, non è nella sua natura”.

Su Il Giornale: “E l’asso Marina rimane nella manica. La presidente Mondadori non è disponibile a guidare il partito. La nuova campagna di Forza Italia riempie città e social network”.

 

Anche Enrico Letta starebbe preparando un discorso, perché interverrà domenica prossima in apertura del Meeting di Rimini: “Agenda piena per reggere gli urti. E un appello all’interesse nazionale”. Sull’agenda, Letta sarà a Vienna il 21 agosto, poi al G20 di San Pietroburgo, poi a New York per l’apertura dell’Assemblea generale Onu.

 

Internazionale

 

Il Corriere della Sera scrive che “ancora una volta l’Egitto ha sorpreso, smentendo le aspettative diffuse domenica che ieri sarebbe stato il D-Day per i generali e il governo ad interim da loro insediato dopo la deposizione del rais islamico Mohammad Morsi, il 3 luglio. L’attesa ‘pulizia definitiva’ dei due giganteschi sit-in organzizati nella capitale dai Fratelli Musulmani non è avvanuta”. Il capo del consiglio militare, di fatto reggente del Paese, Abdel Fattah Al Sisi, ha preferito aspettare. Nel frattempo, scrive il quotidiano “non si ferma la restaurazione”: ieri 20 governatori sono stati insediati al posto di quelli nominati da Morsi, e per quest’ultimo il fermo per una evasione dal carcere nel 2011 è stato prolungato di 15 giorni. I salafiti del partito islamico Al Nour hanno cambiato posizione e dato il proprio sostegno ai militari, dichiarando di non opporsi a far parte dell’assemblea che scriverà la nuova costituzione. Se la Fratellanza sarebbe ormai pronta a cedere sul ritorno definitivo di Morsi a rais, un accordo resta difficilissimo. Anche l’offerta di mediazione dell’università di Al Azhar di due giorni fa è stata respinta dai Fratelli”.

La Repubblica offre un reportage di Bernardo Vali, che racconta le “piazze del Cairo che attendono la battaglia”

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