Il ritiro dei socialisti

La Repubblica ha una doppia apertura: sulle elezioni in Francia e sull’apertura del Giubileo.

In apertura a sinistra: “Trionfo Le Pen: ‘Via i socialisti dalla Francia’”, “Disfatta per il Ps, l’appello di Valls: ‘Votiamo per la destra moderata”.

Con un’analisi di Bernardo Valli (“L’ultima chiamata per la democrazia”) e lo scenario di Marc Lazar (“Lo strano argine dei due rivali”).

Più in basso: “Renzi: l’Europa cambi passo o i populismi trionferanno”, “’La linea tedesca un regalo ai nazionalisti’”.

E il quotidiano intervista il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che dice: “In 10 anni la Ue rischia la sparizione’”.

Infine, Stefano Folli, con la sua rubrica “Il punto”: “Il contagio di Parigi e l’insofferenza di Matteo”.

Sul Giubileo: “Il Giubileo dei due Papi. Sicurezza, Roma blindata”, “A San Pietro 100mila pellegrini. Schierati duemila agenti e cieli vietati”.

Con un commento di Adriano Prosperi: “Il perdono di Francesco”.

In prima la foto dell’apertura della stagione della Scala: “Giovanna D’Arco, 11 minuti di applausi, ‘Così la Scala ha sconfitto la paura’”.

Sulle elezioni a Milano: “Il sì di sala al premier, mi candido a Milano ma con primarie vere e basta risse nel Pd”.

Il “caso”: “Iracheno arrestato, reclutava a Bari fighters per l’Is, era già stato espulso”.

La “copertina”: “Utero in affitto, la battaglia sui figli on demand”: ne scrivono Annalisa Cuzzocrea e Laura Montanari. All’interno, gli interventi di Caterina Pasolini e Chiara Saraceno.

Le pagine della cultura sono dedicate a Svetlana Aleksievic, premio Nobel per la Letteratura 2015. Il quotidiano riproduce il discorso da lei pronunciato ieri a Stoccolma in occasione del conferimento del premio: “Nobel, il segreto di Aleksievic, ‘Faccio parlare le voci solitarie’”.

Il Corriere della sera: “Marine Le Pen avverte: ora punto all’Eliseo”. “Valls chiama al ritiro i socialisti con meno voti”.

A centro pagina l’avvio del Giubileo: “’La paura non fermerà il Giubileo’”. “Paroli, Segretario di Stato vaticano: più dialogo tra le fedi. Schierati tremila agenti per i controlli”. “

A fondo pagina: “I dubbi di Sala: niente primarie rodeo”. “L’incontro con il premier sulla sfida di Milano”. “Balzani: rifletto su una proposta in più”.

E poi: “Salva risparmio, la Ue pronta al no”.

La Stampa: “Francia, il ciclone Le Pen ora spaventa l’Europa. Il premier: fermiamola”, “Renzi: se l’Ue non cambia, farà il gioco dei populisti”, “Valls: votate la destra moderata al ballottaggio per fermare il Front”.

L’editoriale è firmato da Bill Emmott: “Il prossimo chic può toccare alla Germania”.

Il quotidiano intervista il ministro dell’Interno Alfano, che dice: “Le riforme sono l’antidoto agli estremismi”.

E il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber: “Così i timori diventano viti”, “Governi deboli e inconcludenti. I populisti sfruttano le paure”.

Di fianco, foto di Piazza San Pietro presidiata dai poliziotti: “Via al Giubileo con 2500 soldati”, “La paura del terrorismo a Roma e Milano: controlli e agenti schierati”.

Il quotidiano, peraltro, si presenta oggi in edicola con un inserto di 16 pagine dedicato all’Anno Santo.

Più in basso, foto di perquisizioni alla prima della Scala: “E alla Scala cecchini sui tetti”.

In prima anche “la storia” raccontata dall’inviato a Sedriano Niccolò Zancan: “Il boss è moroso. I condomini restano al freddo”.

E “il caso”: “Sorpresa: cala l’anidride carbonica”, di Roberto Giovannini.

Il Manifesto, con grande foto di Marine Le Pen: “Eau de Vichy”, “Il Front national di Marine Le Pen vince in 6 regioni su 13, totalizzando 6 milioni di voti, il 28,4% su base nazionale. L’astensionismo sfiora il 50%, socialisti terza forza ma la sinistra nel complesso ottiene quasi 8 milioni di voti. Il primo ministro Manuel Valls invita a votare i repubblicani di Sarkozy al secondo turno per arginare i razzisti del Fn. E Renzi scopre che l’austerità butta a destra anche l’Italia”.

In apertura a sinistra, da Parigi, Anna Maria Merlo: “L’incertezza dopo lo choc”, “Verso il secondo turno”.

E Alberto Burgio parla di “Dérive gauche”: “Il cuore nero del continente”.

A centro pagina, il voto in Venezuela di domenica scorsa: “Maduro dopo la sconfitta chavista: ‘Abbiamo perso, por ahora’”.

Il quotidiano intervista Roy Chaderton, ex ambasciatore dell’Osa, Organizzazione degli Stati Americani, che dice: “Il ‘proceso’ bolivariano non è finito. E ora la destra attaccherà la Costituzione’”.

In prima anche il “Caos di guerra all’Isis”: “Raid ‘occidentale’ contro le truppe di Assad. L’Iraq alla Turchia: via da Mosul”.

Sulle municipali a Milano: “Tra prima e primarie, Pisapia fa il regista”.

Sulle unioni civili, un’intervista a Sergio Lo Giudice, Pd: “Nessun accordo per cancellare la stepchild adoption”.

A fondo pagina, il Giubileo: “Il cielo sopra Roma. Tradizione, sicurezza show: Giubileo al via”.

E un intervento di Bia Sarasini: “La misericordia degli umani”.

Infine, un commento di Alfio Mastropaolo: “Il sonno del paese è senza sogni. L’insicurezza economica fa crescere i populismi. Assai più che la paura dei terroristi”.

Anche Il Giornale apre con la Francia e scrive di “Generazione ‘scorretta’”, “La rivoluzione dei giovani”, “la destra della Le Pen primo partito tra i ragazzi sotto i 25 anni. Quelli che rifiutano il buonismo”.
Si parla anche di terrorismo per un arresto in Puglia: “Bari, l’uomo dei jihadisti in Italia era un terrorista mai espulso”.

Il Sole 24 ore: “Il petrolio sotto i 38 dollari frena il mini rally in Borsa”. “Forti ribassi per i titoli petroliferi. Dopo il vertice Opec della settimana scorsa il greggio scende ai minimi dal febbraio 2009”.

Di spalla: “Il Giubileo di Francesco: dalla Porta Santa passa la sofferenza del mondo”.

Sulla Francia: “Le Pen getta nel caos socialisti e gollisti”.

E poi: “Popolari, faro Bce sugli aumenti di capitale nel 2014. Dopo i casi Veneto Banca e Popolare di Vicenza”.

Francia

La Repubblica riproduce a pagina 3 l’intervista di Rtl France a Marine Le Pen: “La mia vittoria una sfida alle élite, così i socialisti si sono suicidati”, Sarkozy “aveva detto di essere capace di ridare forza alla destra: non è vero”. E si augura che gli elettori “siano compatti al secondo turno”.

Su La Repubblica, intervista a Jacques Ségéla, ex consigliere di Mitterrand: E’ la fine del razionalismo. Marine può arrivare all’Eliseo, si realizza l’incubo francese”. Il ‘sacrificio’ dei socialisti che non si presentano in alcune regioni? Séguéla: “E’ puro marketing politico. La sinistra non è diventata improvvisamente buona e generosa. Questa mossa non impedirà al Fn di vincere al Nord o al Sud, ma intanto i socialisti potranno gettare la croce su Sarkozy. E’ finito in una trappola infernale”.

Il Manifesto, pagina 3, intervista al politologo Olivier Roy: “Tanta astensione nelle banlieue lasciate dalla sinistra”. Sull’avanzata del fenomeno jihadista spiega: “I jihadisti non si interessano alla politica francese”, “sono disinteressati alla politica estera di Hollande”, si tratta di “crisi della cittadinanza”, perché “chi si dà all’Islam radicale non si riconosce nella vita politica, si sente escluso e ha interiorizzato questa esclusione”.

Sul Corriere una intervista ad Enrico Letta, ormai stabilmente a Parigi: “Lasciate che Le Pen governi Soltanto così la rabbia sbollirà”. E poi: “A forza di intese anti Front diventerà presidente”. Spiega anche che il successo è stato “così dirompente” anche perché “la Francia è una pentola a pressione” e “finora quel 27 per cento è stato emargiato ed escluso dal Parlamento”.

Sul Sole: “L’olandese Wilders esulta: ‘Superbe Marine, félicitations”. Il suo Ppv è secondo i sondaggi il primo partito dei Paesi Bassi. Si scrive che sono contenti anche l’Ukip britannico, Alba Dorata in Grecia e gli anti-euro di Afd in Germania.

La Francia e noi

La Repubblica: “Renzi: ‘Questa Ue è alleata di Le Pen’”, “Il premier: ‘Le elezioni francesi dimostrano che serve un cambio di passo. Il prevalere della linea tedesca del rigore è un regalo ai populisti. Ma in Italia i demagoghi non vinceranno, le riforme stanno dando frutti”.

Il Manifesto, pagina 3: “Bruxelles cambi verso, Renzi scopre che il rigore fa male”, di Daniela Preziosi.

Sul Corriere una intervista a Matteo Salvini che annuncia che la Le Pen “sarà al mio fianco a gennaio a Milano”, ad un incontro con tutti i “piccoli partiti europei del nostro gruppo” al Parlamento europeo.

Maternità surrogata

E’ “illiberale l’appello delle femministe”, dice il senatore Pd Sergio Lo Giudice a proposito dell’appello contro la gestazione per altri (cosiddetto ‘utero in affitto’), in un’intervista al Manifesto.

Su La Stampa, Micaela Campana. Responsabile Diritti del Pd, dice: “Non confondiamo utero i n affitto e adozione del figlio del partner”, “La maternità surrogata resterà vietata”.

Milano

Sul Corriere si parla del candidato per Milano del centrosinistra. Sala “che pure negli ultimi giorni ha intensificato le consultazioni anche con esponenti della società civile milanese e che ha già tratteggiato i possibili punti saldi di un suo programma amministrativo, ha cercato di chiarire al premier la propria posizione: ribadendo che lui è un manager e non un politico e che la sua eventuale candidatura, per altro sollecitata da mesi proprio da parti del Pd, sarebbe motivata solo dalla passione per Milano. Se invece già il clima delle primarie fosse quello di uno scontro politico a tutto campo, Sala si chiamerà fuori”.

Il Sole parla di “incontro riservato” con il presidente del consiglio. “A quanto si apprende da ambienti milanesi, Sala avrebbe ribadito la propria disponibilità a mettersi al servizio della città, sostenendo che le primarie cittadine possono essere un’occasione importante. A patto, però, sottolineano gli stessi ambienti, che rappresentino una vera chance di condivisione degli impegni per la città e non vengano utilizzate, invece, strumentalmente a livello nazionale per partite che nulla c’entrano con l’interesse di Milano e dei milanesi”-

Internazionale

Su La Stampa: “Doccia fredda su Obama: ‘L’Isis è sempre forte’”, “Il rapporto degli 007, le accuse dei repubblicani e un calo nei sondaggi hanno spinto il presidente a spiegare in tv i pilastri della sua strategia”. Di Paolo Mastrolilli.

Su La Repubblica, il corrispondente da Londra Enrico Franceschini dà conto delle rivelazioni del The Guardian: “Scuola, finanze e forze armate, la Costituzione del Califfato”. Si racconta, attraverso un documento di 24 pagine dal titolo “Principi d’amministrazione dello Stato islamico”, dell’aspirazione dell’Is a diventare un vero e proprio Stato, con una burocrazia, un’economia e una politica.

Su La Repubblica, Omero Ciai si occupa delle elezioni in Venezuela: “Rivoluzione finita. L’opposizione batte Maduro e archivia Chavez”.

Geraldina Colotti, su Il Manifesto, scrive da Caracas: “La disfatta di Maduro, ‘Una sberla salutare’” (sono le parole pronunciate dallo stesso Maduro).

Su Il Giornale: “I venezuelani votano in massa il fallimento del chavismo”. “Il 70 per cento ha voltato le spalle al presidente Maduro. L’opposizione già pensa alle elezioni anticipate”.

Sul Giubileo oggi il Corriere offre una intervista a Monsignor Parolin. “Nel mondo di oggi, se continueremo a usarla, la medicina della misericordia saprà medicare tante ferite e curare tante malattie”, dice. E poi: “Il Giubileo è un’iniziativa cristiana, però il tema della misericordia può essere un’occasione per promuovere sempre più il dialogo tra le fedi”.

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