Il Sole 24 Ore: “Visco: futuro e giovani, ora un disegno organico”. Il governatore della Banca d’Italia parla del voto (“I mercati ne hanno risentito, ma non hanno punito il titolo Italia”), e del futuro, con la necessità di un “disegno organico” in cui si mescolano “cambiamenti radicali di sistema per l’economia e istanze civili che vengono ancora prima, perché solo così gli uni e le altre si corroborano reciprocamente in un circuito positivo di fiducia”. Il quotidiano di Confindustria evidenzia la notizia che “Btp e spread hanno retto l’urto” ieri.
Gli altri quotidiani si occupano del rapporto Grillo-Bersani.
La Repubblica: “Grillo gela Bersani: ‘Sei un morto’. Il leader 5 Stelle chiude la porta al dialogo. La replica: lo dica in Parlamento. Ma su Internet critiche e dubbi dei militanti. ‘Beppe, ora dobbiamo guidare il Paese’. Berlusconi: serve stabilità prima del 15 marzo”. Di spalla, l’ultima udienza del Papa: “In centomila con Ratzinger. ‘Non scendo dalla croce’”. In evidenza un “racconto” affidato all’ex portavoce della Sala Stampa Vaticana Joaquin Navarro-Valls. “Cosa mi ha insegnato il Papa tedesco”.
La Stampa: “Grillo, no a Bersani. E la base si divide”. “Sul web l’appello di 50 mila grillini per una intesa con la sinistra”. E poi, nell’occhiello: “Berlusconi rilancia la grande coalizione: ‘Senza governabilità pagheremo un prezzo alto”.
Anche per L’Unità “il web si ribella a Grillo. Proteste dopo gli insulti a Bersani. Il leader Pd: lo dica alle Camere. Monti: meglio M5S del Cav”. A centro pagina si parla della visita di Napolitano in Germania e della sua reazione alle parole del candidato Cancelliere della Spd Steinbruck: “Napolitano, l’Italia va rispettata. Colloquio negato al leader Spd”. In prima il quotidiano del Pd offre una riflessione di Giuliano Amato (“L’unica strada per il governo”) che parla della ipotesi di un “governo di minoranza” presieduto da chi ha vinto le elezioni. “L’unica strada è l’incarico al primo”, il titolo.
Il Giornale: “Bersani molestatore. Il vaffa di Grillo al Pd. Altro che fiducia, i Cinque stelle escludono l’alleanza con la sinistra. Berlusconi: serve governabilità”. Le prime 7 pagine del quotidiano sono dedicate a Benedetto XVI: “Ciao Papa”. Viene pubblicato anche il discorso di ieri di Ratzinger. Anche Il Foglio pubblica il discorso del Papa, in una pagina dal titolo “La pennichella di Dio”. “Una chiesa in crisi nell’ultima udienza di San Pietro. ‘Ci sono stati momenti in cui le acque erano agitate e sembrava che Dio dormisse’, ha detto il Papa dimissionario”.
Il Corriere della Sera: “Napolitano a Berlino: rispettateci. Salta l’incontro con Steibruck che aveva detto: hanno vinto due clown”. “Le preoccupazioni tedesche sull’Italia. Schauble: rischio Grecia. Draghi: la Bce non salva i conti pubblici”. A centro pagina: “Il Papa ai fedeli: non abbandono la croce. In duecentomila ad ascoltare il Pontefice che si commuove. ‘Mai sentito solo, vi ringrazio’”.
Molti quotidiani si occupano del dibattito nel Pd, “già spaccato”, e del “processo al segretario”. Su La Repubblica si parla di un “affondo di D’Alema e Veltroni”, e di un Bersani che sarebbe “pronto alla conta”.
Il Corriere della Sera parla di “due partiti” nel Pd sul tema alleanze: chi pensa ad un “governissimo”, chi al “dialogo con i 5 stelle”. Lo stesso quotidiano intervista Massimo D’Alema: “Impegno con 5 Stelle e Pdl. A loro la guida delle Camere”. “Ora dobbiamo salvare il Paese. No all’ipotesi di governissimo”. La Stampa intervista Enrico Morando: “Pier Luigi ha perso, dal voto è uscita sconfitta sia la leadership che la linea”. Su Il Giornale Fabrizio Rondolino scrive di un “leader appeso ai 5 stelle con un partito già esploso”. Da segnalare due interviste su Il Manifesto: il filosofo e neodeputato Pd Franco Cassano dice che “si è chiuso il canale tra la sinistra e la rabbia dei giovani”, mentre il sociologo Aldo Bonomi, che “aveva previsto” il boom del M5S, dice: “per parafrasare una brutta espressione di Massimo D’Alema il movimento 5 Stelle è molto di più di una costola della sinistra”.
Tutti i giornali parlano della “svolta americana” sulla Siria. Secondo Il Giornale “la diplomazia americana abbandona la cautela”. “Svolta americana in Siria: ‘Armi ai ribelli anti-Assad”.
Anche oggi Kerry sarà a Roma. Scrive La Repubblica, citando il segretario di Stato Usa: “Bisogna accelerare la caduta del regime”. Ieri Kerry ha avuto un incontro bilaterale con il ministro degli esteri Terzi. “Oggi il vertice degli ‘amici di Damasco’ tra cui Italia, Gran Bretagna Arabia Saudita, Giordania”. Sotto, il quotidiano romano intervista Moaz al Khatib, che guida l’opposizione siriana e che oggi sarà a Roma: “Cosa chiedo agli amici della Siria? Semplice: soldi e protezione”.
Il Corriere della Sera spiega che oggi nell’agenda di Kerry ci sarebbe anche un “pranzo riservato” con Amato, Prodi, D’Alema, Gianni Letta e Angelino Alfano”, “a tavola con un gruppo ristretto bipartisan”.