Il Corriere della Sera: “Austria, avanza l’ultradestra”, “Hofer del partito anti migranti domina alle Presidenziali. Verdi al ballottaggio”, “Scossa a Vienna, stop ai candidati di popolari e socialisti. Obama loda la Merkel: è dalla parte giusta”. “Il voto in Austria premia l’ultradestra di Hofer, leader del partito ani immigrati. Obama in Germania loda la Merkel: ‘E’ dalla parte giusta’”, scrive Elena Tebano.
Al tour del presidente Obama in Europa è dedicato l’editoriale di Angelo Panebianco: “Europa-Usa il passo incerto”.
E più in basso Luigi Offeddu intervista Esteban Gonzàles Pons, vicepresidente del Ppe: “‘I vecchi fantasmi tra noi'”, “‘E’ la rinascita del populismo e del nazionalismo. Sono tornati i fantasmi sconfitti dall’ultima guerra’”.
A centro pagina: “Bertolaso, tutti contro tutti. Meloni: ‘Coalizione finita’”, “Resta divisa l’opposizione, con quattro nomi in gara”. La decisione di Silvio Berlusconi di appoggiare Bertolaso provoca la reazione di Giorgia Meloni, che dice: ‘Così finisce per aiutare il premier. Andiamo avanti senza vincoli di coalizione'”.
E al tema “centrodestra” e “base” è dedicato un commento di Pierluigi Battista: “Un fronte a pezzi (ma i numeri ci sono ancora)”.
La fotonotizia è per il Solar impulse, l’aereo solare che è riuscito a volare dalle Hawaii a San Francisco: “Oltre il Pacifico: l’aereo solare ce la fa”, scrive Paolo Virtuani.
A fondo pagina: “I single che si nascondono nelle coppie”, “L’ossessione della felicità ci spinge tutti a cercare altro, all’inseguimento del ‘vero amore'”, scrive Antonella Baccaro.
La Repubblica apre con un’intervista al presidente del Consiglio: “‘Non siamo più subalterni ai pm, ora norme per accelerare i processi'”, “Intervista al premier: non esiste una deriva autoritaria, i politici che rubano vanno trovati e puniti”.
Dice Renzi: “I politici che rubano fanno schifo. E vanno trovati, giudicati e condannati. Questo e’ il compito dei magistrati cui auguriamo rispettosamente e di cuore buon lavoro”, “Dire che tutti sono colpevoli significa dire che nessuno e’ colpevole. Esattamente l’opposto di cio’ che serve all’Italia . Voglio nomi e cognomi dei colpevoli. E voglio vedere le sentenze”, “Una politica forte non ha paura di una magistratura forte. E’ inito il tempo della subalternita’. Il politico onesto rispetta il magistrato e aspetta la sentenza. Tutto il resto e’ noia, avrebbe detto Califano”
Di questo tema si occupa l’editoriale del direttore Mario Calabresi: “I rimedi per una guerra fuori dal tempo”. Il Paese -scrive- non può permettersi “guerre di religione”, dal governo ci si aspetta “una serie di misure che dimostrino la volontà di restituire efficienza e dignità al sistema della giustizia. E questo deve essere fatto non tanto perché lo chiede la magistratura, ma perché è quello di cui necessitano i cittadini, che oggi stanno perdendo fiducia nel funzionamento dei tribunali”; “bisogna anzitutto che Renzi di impegni a far varare subito le nuove norme sulla prescrizione”; parlando poi delle ultime indagini che hanno svelato una “corruzione trasversale”, sottolinea anche che “i cittadini non riescono ad avere giustizia e tendono a diffidare non solo dei politici ma anche dei magistrati, visti spesso come una casta più preoccupata di tutelare i propri interessi che non di amministrare la giustizia”.
“Le mappe” di Ilvo Diamanti: “Dall’Ulivo al Pdr (il Partito di Renzi, ndr.), il volto e le radici”, “Le prossime amministrative e il referendum d’autunno ci diranno se davvero l’Ulivo sia divenuto un albero senza radici. Un volto senza storia”.
A centro pagina: “Austria, volano gli anti-immigrati. Scontri al ‘muro’ del Brennero”, “Presidenziali, in testa l’estrema destra”. Scrive Tonia Mastrobuoni che il primo turno delle elezioni presidenziali austriache ha visto un trionfo “che spazza via i pronostici più spericolati” e che potrebbe far tremare il governo del socialdemocratico Faymann: il candidato della destra populista (Fpo) Norbert Hofer ha incassato il 35% dei voti.
Di fianco, foto di Obama e Merkel: “Obama loda Merkel: ‘Sui profughi sei dalla parte giusta’”.
A fondo pagina: “Basta con il low cost, c’è la primissima classe”, scrive Vittorio Zucconi parlando del “boom di viaggi per i super ricchi”.
La storia R2/La copertina: “Da Trudeau ai bimbi la fisica diventa pop”, scrive Eelena Dusi.
Dalle pagine R2/La cultura un intervento di Salman Rushdie: “L’anima di Cervantes e Shakespeare dentro di noi”.
La Stampa: “Effetto migranti, trionfa la destra”, “Austria, populisti al 36%, partiti tradizionali fuori dal ballottaggio. Esultano Salvini e Le Pen”, “Manifestazione al Brennero contro il ripristino dei confini. Al G5 le misure per rallentare gli sbarchi dalla Libia”.
Alle elezioni austriache è dedicato un commento di Cesare Martinetti: “Antisistema a Vienna”, “Senza Unione l’Europa non ha futuro”.
In prima attenzione anche per il “fronte libico” : “Blindati e munizioni per Haftar. Il generale avanza e spacca la Libia”, “Giallo sulla fornitura di un migliaio di mezzi militari. Dubbi sul ruolo dell’Egitto. L’aviazione anti-Tripoli martella Derna e Bengasi. E nel mirino non c’è solo l’Isis”, scrive Francesco Semprini da Tripoli. Poi l’intervista alla ministra della Difesa Pinotti: “Italia pronta a garantire la sicurezza dell’Onu a Tripoli”, “Haftar sostenga il nuovo esecutivo di Sarraj. Sulla missione anti-scafisti Nato: ‘Operativa dopo il vertice di luglio'”.
Al summit di Hannover con Obama è dedicato il commento di Stefano Stefanini: “Per l’Italia l’esame di maturità”.
A centro pagina: “Renzi: 10 miliardi per la Campania”, “il premier a Napoli, gelo con De Magistris”, “I parroci: ha ascoltato le nostre richieste”.
Ai temi che riguardano politica e giustizia rimanda l’intervista a Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, assolto dopo 4 anni e mezzo di indagine: “‘Fa carriera il pm che mi rovinò'”, “Fui definito delinquente abituale. Solo il gip mi salvò dal carcere. Ho passato cinque anni da incubo per poi essere assolto. Se il magistrato sbaglia deve pagare. Capisco chi si è tolto la vita’”.
Il Fatto apre con l’intervista del direttore Marco Travaglio al Procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti: “‘I processi rapidi fanno paura’”, “Il Procuratore nazionale Antimafia dà ragione a Davigo: ‘Le riforme non arrivano mai'”, “‘Le sentenza certo che si fanno, ma troppo spesso sono di prescrizione. I rimedi sono semplici: però in Parlamento prima si dicono tutti d’accordo, poi ogni nuova norma resta ferma’. Renzi dice che nell’inchiesta di Potenza c’è troppo gossip? “‘Tutto è stato fatto nel rispetto della legge. E le intercettazioni vanno bene così'”.
Sotto la testata: “L’Austria ha scelto il muro: vince la destra anti-immigrati”, “Hofer va al ballottaggio contro i Verdi. Scontri al Brennero”.
A centro pagina, la “storia di copertina”: “‘Oggi è il 25 aprile…Ma di chi è la festa?”, “Il giorno della liberazione: siamo andati a chiedere cosa sanno i ragazzi delle scuole superiori. Le risposte sono state spesso desolanti: silenzi, imbarazzi e non ricordo”.
A fondo pagina: “Ma la storia non si può cambiare”, di Furio Colombo, su “vuoti di memoria”, “quelli che negano e quelli che falsificano il passato”. Il commento di Colombo si occupa anche delle polemiche nate a seguito delle tensioni tra Anpi e Brigate ebraiche.
Il Giornale ha in apertura un intervento di Silvio Berlusconi: “‘Ecco dove va Forza Italia’”, “Il Cavaliere al ‘Giornale’: ‘Noi siamo i moderati. La coalizione ha vinto solo quando ha parlato agli italiani con il nostro linguaggio'”. Berlusconi contesta le “rappresentazioni caricaturali della condizione di Forza Italia” che è stata offerta in questi giorni “su gran parte della stampa italiana”;”Noi non siamo ‘la destra’. Per quel che valgono queste categorie, Forza Italia e’ un partito
moderato, alternativo alla sinistra e alleato con la destra, come lo sono le forze politiche del Ppe piu’ o meno in tutt’Europa. Un movimento liberale, cattolico, riformatore, che e’ diverso dalle rispettabilissime culture della destra. Con la destra siamo alleati da 20 anni, abbiamo governato insieme e sono certo che governeremo insieme anche in futuro. Ma il centro-destra ha vinto, e’ stato la maggioranza in Italia, quando ha saputo parlare con il nostro linguaggio agli italiani che cercano soluzioni e che chiedono la massima professionalita’ ai politici”.
A centro pagina: “In Austria vince la destra anti-immigrati”, “Il candidato del Partito della libertà ottiene il 35,4% dei voti. Al ballottaggio con i Verdi”.
L’editoriale è firmato da Nicola Porro: “La lotta continua dei magistrati contro (tutta) la politica”.