Il Corriere della Sera apre con un’intervista al capo dello Stato del quirinalista del quotidiano, Marzio Breda: “‘Il 2 giugno, un’Italia migliore'”, “Mattarella: Europa e Repubblica i pilastri, il Paese non è come lo dipingono”, “Il capo dello Stato: con il diritto di tutti al voto è la giornata che celebra la libertà”.
Sulla chiusura della campagna elettorale per le elezioni amministrativa: “Renzi, attacco a M5S”, “A Roma con Giachetti”, di Marco Galluzzo. E sull’allarme astensionismo: “Gli incerti e le piazze vuote”, di Ernesto Menicucci e Maurizio Giannattasio.
Sulla colonna a destra, a proposito di “televisione e politica”: “Il grande assedio dei partiti che non vogliono perdere la Rai”, di Paolo Conti.
A centro pagina: “In pensione tre anni prima: tagli fino all’8%”. E’ il piano del governo illustrato da Enrico Marro per il 2017.
L’editoriale in apertura a sinistra è firmato da Sabino Cassese: “Noi 70 anni dopo”, “Le stelle restano lontane?”.
A centro pagina le foto dall’Afghanistan di Véronique de Viguerie corredano gli articoli di Chiara Mariani e Andrea Nicastro: “I ribelli delle tribù afghane contro le milizie dell’Isis”.
A fondo pagina: “Il calcio, il voto: Milano si scopre cinese”, “La città ponte dei rapporti con Pechino. L’appello della comunità: ‘Tutti alle urne'”. Ne scrive Dario Di Vico.
Infine, sulla ricerca: “Cancro, nuovi test per un vaccino”, di Adriana Bazzi; e una vicenda occorsa in provincia di Marsala: “Carabiniere ucciso dai trafficanti”, mentre controllava una serra di marijuana (di Alessio Ribaudo).
La Repubblica: “Sfida sul referendum, la lista dei 250 per il Sì. Mattarella: più unità”, “Da Ammaniti a Villari documento per la riforma. ‘Rispetto per il No ma la Carta non è sacra’. Il Quirinale: ritrovare il senso del vivere insieme”.
E più in basso, su questo tema, l’intervista a Roberto Benigni dell’ex direttore Ezio Mauro: “‘Serve amore per la bellezza della nostra Repubblica’”, “‘Sul voto di ottobre il cuore mi farebbe optare per il no ma con la mente sceglierò il sì'”.
“La lezione del 2 giugno” è il titolo del commento di Michele Ainis.
Sui 70 anni della Repubblica, di fianco, un colloquio di Umberto Gentiloni all’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi: “‘Così decisi che doveva tornare la festa di tutti'”, “‘Non sopportavo la critica all’idea di patria. Fu stupendo quando svanirono le resistenze'”.
La foto a centro pagina ritrae alcuni migranti accolti a Palermo: “Roma alla Ue: altri spot e rimpatri. Migranti, dal Viminale no ai vescovi'” (ieri in un’intervista al quotidiano il segretario della Cei Nunzio Galantino aveva criticato l’ipotesi di hotspot in mare, ndr.), “Alfano: l’accoglienza va limitata”.
Prosegue il dibattito sulla serie tv “Gomorra”: oggi Repubblica ospita un intervento del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone: “Napoli non è solo Gomorra. Nella fiction non c’è speranza”.
Più in basso, sul delitto di Roma: “Quella ragazza bruciata come strega della libertà”, di Massimo Recalcati.
La Stampa è in edicola con una doppia copertina. La prima avvolge il quotidiano: “Le donne della Repubblica”, con i ritratti di donne dagli anni ’40 ad oggi. Di spalla, l’intervento del presidente della Repubblica sul referendum istituzionale del 2 giugno 1946. A pagina 2 un intervento di Linda Laura Sabbadini: “dal voto agli asili: 70 anni di conquiste. Forza ragazze, ora tocca a voi lottare”.
La prima pagina all’interno ha una foto della performance dell’Accademia Teatro Dimitri per l’inaugurazione del tunnel del Gottardo sotto il titolo: “Gottardo, ecco il tunnel dei record”, “Lungo 57 chilometri, inaugurato ieri da Renzi, Merkel e Hollande”.
In apertura a sinistra: “Campus, verde e web, le ricette dei giovani per cambiare le scuole”, “Al ministero i migliori progetti che disegnano la scuola del futuro”, “La nuova Italia: ai vincitori premio da 35 mila euro”.
“La Repubblica dei ragazzi vuole spazio”, scrive in un commento su questo tema Francesca Sforza.
A centro pagina: “Roma e Parigi sfidano Berlino: ‘Banche, basta regole rigide’”, “Lettera di Padoan e Sapin: va ammorbidita la politica del rigore”.
Di fianco un commento di Mario Deaglio: “Europa, troppo gravosi i compiti a casa”.
Sulla colonna a destra: “Erdogan-Putin, la strana guerra per procura con gli Stinger”, “Missili a spalla ai rivali” (Giordano Stabile scrive che questa strana guerra fa sì che Ankara faccia arrivare missili cinesi alla galassia degli anti-Assad in Siria, mentre Mosca fornisce vettori anti-aerei ai curdi).
Il Fatto torna anche oggi sul giudice costituzionale Augusto Barbera: “Alla Consulta c’è un indagato. Ma nessuno lo deve sapere”, “Tutti zitti. Giornali e tg oscurano la notizia del giudice Barbera sotto accusa”, “Per i concorsi truccati del 2010 il professore ora rischia il processo: è la prima volta per un membro della Corte costituzionale. Sostenitore della riforma renziana, il suo voto può essere decisivo sull’Italicum”.
Al referendum sulle riforme costituzionali e alla scelta del Sì da parte di “ben 250 professori” è dedicato l’editoriale del direttore Marco Travaglio: “Comitato Tengo Famiglia” (“Ingelositi dalla presenza di quasi tutti i costituzionalisti nel fronte del No, il governo è llieto di annunciare il salto sul carro del Sì di ben 250 professori”; ma, scrive più avanti Travaglio, fra questi “non ce n’è uno che insegni la Costituzione”, “l’elenco degli arruolati comprende però insigni docenti di psicopatologia, marketing, fisica medica”, ecc.).
Poi l’articolo di Wanda Marra: “Chi vota ‘Sì”, “Dalla Tamaro a Moccia, caccia al testimonial”.
A centro pagina, sulle amministrative: “Ultimo tentativo: Renzi prova a riprendere Napoli”, “Sul palco con la Valente”, “A sorpresa il premier scende in Campania, pensando già alla sfida con De Magistris al ballottaggio. A Milano l’Antimafiia non ha fatto controlli: ma gli impresentabili ci sono (con Parisi)”.
In prima anche il tema Brexit, con un articolo di Caterina Soffici da Londra: “‘Brexit, vietato entrare a chi non parla inglese'”, “Manifesto. L’idea di chi vuole dare l’addio all’Ue”, “Gli ultimi sondaggi danno gli anti-europei in testa, al 52%. E già annunciano cosa faranno dopo la vittoria per tenere lontano gli immigrati. Anche italiani”.
Sotto la testata, sul delitto di Roma, si torna al libro “anticipatore” di Elena Stancanelli: “‘Il controllo social degli ex fidanzati: la nuova ossessione'”.
Di fianco: “Scuola, il mistero del pc del concorso sorvegliato a distanza”.
A fondo pagina “Il dramma di Matteo Salvini ripudiato da Trump”: “Donny! Ti sei dimenticato di me”. Di Leonardo Coen.
Il Foglio ha in apertura l’intervista del direttore Claudio Cerasa al presidente del Consiglio: “‘O cambio l’Italia o cambio mestiere’. Intervista a Renzi”, “‘Le comunali? Non ci saranno segnali politici. I grillini? Sono i preferiti dei giornalisti, poi arriva la realtà. I migranti? Un tetto serve. Il referendum? Lo voteranno anche a destra’”. Chiacchierata col premier”.
Di fianco: “Il balòn a mandorla”, “Siamo cinesi da un pezzo, a Milano. Perché spaventarsi se ora si prendono anche l’Inter e il Milan?”. Lo scrive Maurizio Crippa.
Sul caso Salvini-Trump interviene il fondatore del quotidiano Giuliano Ferrara: “Una risata ci resusciterà”, “Il ‘Salvini chi?’ dell’arancione TRump è una delizia, cari intellò troppo presi dal Matteo Nessuno. Come la Boccassini che applica il controllo di legalità alla fiction Gomorra o i burloni del femminismo queer-badiousiano” (riferimento al filosofo “tardocomunista” Alain Badiou, ndr.).
Sulla colonna a destra, la Brexit: “E’ l’immigrazione, stupid! I leader della Brexit lanciano il piano anti Ue”, “Johnson e Gove propongono un sistema come quello australiano. In sondaggio ( e le scommesse) a favore del ‘leave'”, “Il ‘day after’ con Trump” (Trump ha annunciato che sarà nel Regno Unito il 24 giugno, ndr.). Articolo di Paola Peduzzi.
Più in basso: “La ‘colpa’ del Figaro”, “Il giornale francese svela la banlieue islamizzata di Saint-Denis. Seguono minacce, appelli, picchetti, denunce”. Ne scrive Giulio Meotti.
Sulla questione migranti e hotspot in mare: “La chiesa divisa alla prova migranti”, “Galantino invoca porte aperte, ma in tanti la pensano all’opposto”.
Sotto la testata un commento di Marco Valerio Lo Prete: “L’Italia, paese fondato sulle ferie retribuite. Di bufala in bufala, Michael Moore diventa il nuovo regista engagé dell’1%”.
Infine, oggi Il Foglio è in edicola con uno speciale su Marco Pannella: “Tutto Pannella, a parole sue. Non solo diritti civili”. Interviste e interventi (a partire da Paese Sera, 1959, passando per l’appello di Nobel contro la fame nel mondo del 1981, l’intervento alla Camera sulla giustizia nel 1993 e molto altro).