Da Reset-Dialogues on Civilizations
“Rivoluzione popolare”, “rivolta degli esclusi” o “complotto straniero”? Per rispondere a questa domanda e capire come il regime ritenuto più solido e longevo del Medio Oriente debba ora confrontarsi con la sua crisi più profonda serve indagare le cause interne che hanno portato allo scoppio della rivolta siriana nella primavera 2011.
Questo è quello che fa Lorenzo Trombetta, giornalista dell’Ansa, dal 2005 a Beirut, ma già dal 1998 in Siria, che alla struttura del potere della famiglia Asad aveva già dedicato la sua tesi di dottorato.
In Siria, dagli Ottomani agli Asad. E oltre, Mondadori (2013), Trombetta cerca di fornire ai lettori tutti gli strumenti per indagare le cause endogene che hanno portato alla più vasta, lunga e sanguinosa rivoluzione delle primavere arabe.
Allo sguardo giornalistico di chi segue da vicino l’evoluzione degli avvenimenti, si somma quello dell’analista che osserva quanto succede, mettendolo in relazione con quanto già accaduto nelle file di un regime che si è consolidato sulle storiche e profonde divisioni interne alla Siria.
Dagli ultimi decenni dell’impero ottomano alla Siria indipendente, la questione identitaria nazionale è centrale per uno stato nato sui confini disegnati a tavolino dai vincitori della grande guerra. Una nazione dove il rapporto tra Aleppo e Damasco, i principali centri urbani, è sempre stato conflittuale, come quello tra società urbana e rurale.
La domanda centrale alla quale Trombetta cerca di dare risposta è però un’altra: Chi comanda davvero in Siria? Un quesito matrioska che non può trovare risposta se non attraverso l’analisi del partito Ba’th, dell’apparato repressivo degli Asad, delle élite imprenditoriali del Paese – soprattutto sunnite – e del passaggio di testimone tra Asad padre e Asad figlio.
A queste dimensioni si sovrappone poi quella regionale, attraverso la quale Trombetta mette in luce non solo il cambiamento di equilibri internazionali, ma anche la ripercussione interna di queste evoluzioni.
Nel guidare il lettore all’interno delle vicende di quei siriani che hanno rifiutato di rimanere chiusi in un recinto repressivo e oppressivo, Trombetta non si accontenta di presentare uno sbrigativo conflitto settario. Cerca in primis di capire le tensioni socio-economiche che si sono sfogate nelle rivalità comunitarie, per poi analizzare fino a che punto il regime si sia servito della politica del divide et impera per garantire la sua sopravvivenza.
Quella che è in corso nei dintorni di Damasco è una guerra che non si combatte solo a colpi di proiettili, ma anche a colpi di informazioni. Il regime spegne da decenni ogni voce non conforme e i ribelli comunicano attraverso una pioggia di messaggi e di video. Un giornalista esperto come Trombetta sembra quindi dare ai giornalisti più disorientati e ai lettori più curiosi un libro di istruzioni per orientarsi in quel flusso continuo di fonti e notizie da utilizzare con molta cautela.
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Titolo: Siria, dagli Ottomani agli Asad. E oltre
Autore: Lorenzo Trombetta
Editore: Mondatori Università
Pagine: 342
Prezzo: 24.50 €
Anno di pubblicazione: 2013