Dopo essere rimasto chiuso per cinque anni, il nuovo teatro di Formia dedicato alla memoria di Vittorio Foa, è stato inaugurato lo scorso 20 ottobre. Una data che ha coinciso anche con il quinto anniversario dalla morte di uno dei padri nobili della sinistra italiana e tra i fondatori di Reset che fu adottato dalla cittadina in provincia di Latina, fino a ricevere la cittadinanza onoraria nel 2006.
Post-fascista della prima ora – termine che, insieme ai compagni del Partito d’Azione, preferiva a quello, temporalmente più asettico, di antifascista – Vittorio Foa visse la sua attività politica e sindacale sempre con un occhio puntato più al futuro che al passato. Convinto già dagli anni Cinquanta della necessità di ripensare la sinistra italiana, Foa riuscì con l’approccio teorico – forse più che con quello pratico che lo vide fondare il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, prima e il Partito di Unità Proletaria, poi – a porre le basi di un socialismo nuovo e di stampo liberale. Il suo contributo intellettuale alla ricerca di una strada più moderna per la sinistra italiana è passato attraverso la fondazione di questa testata, oltre che attraverso interviste e confronti raccolti in numerose pubblicazioni o interventi scritti di proprio pugno. Tutti contrassegnati dall’attenzione alla cultura, dalla coltivazione delle idee e dal rifiuto delle ideologie, fondamentali per resettare la politica italiana, partendo proprio dal rinnovamento della sinistra e del suo modo di interpretare l’oggi e progettare il domani.
“L’obiettivo che sta dietro la scelta di aprire il teatro è anche il filo conduttore che lo lega alla personalità di Vittorio. Un uomo di straordinaria profondità che ha sempre guardato con interesse ai giovani e al futuro”. A pronunciare queste parole, al cospetto della moglie di Foa, Sesa, e della primogenita Anna, docente di Storia Moderna all’Università di Roma La Sapienza, è stato il nuovo sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo. Già promotore del progetto, Bartolomeo all’apertura dell’Auditorium Vittorio Foa ci teneva al punto da inserirla tra i primissimi atti concreti promessi alla città in caso di vittoria alle elezioni del febbraio 2013.
Adesso che la promessa è stata mantenuta, Formia potrà finalmente godere di uno spazio nuovo ed innovativo, polifunzionale ed ecosostenibile. Merito questo dell’architetto Luca Ruzza che ha progettato gli 800mq dell’Auditorium Foa in modo tale da renderlo adatto per gli spettacoli frontali come per gli incontri sportivi, per le sfilate di moda come per il circo.
Presentato come il primo teatro in Italia per il rapporto qualità-costo, il nuovo teatro di Formia, costato in tutto 600mila euro e realizzato con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Formia, è stato costruito con materiali certificati secondo le recentissime norme europee e prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico che alimenti condizionatore e riscaldamento in maniera sostenibile.