Riassumerei così l’ondata di entusiasmo collettivo da bar sport che ha dato un po’ di soddisfazione ai poveri italioti.
Grazie Balotelli, perché, anche se per puro vodoo, molti compagni (e non ) credono che hai salvato l’Euro. E in sociologia l’unica realtà che conta è quella che tutti credono. Quindi mi inchino all’Europa pallonara. Anche se mantengo le mie personali riserve e invito a leggere due splendidi, davvero, articoli sul Fatto di sabato 30/6 di Malcom Pagani e Padovan che spiegano bene la differenza tra l’umore dei 60 milioni di calcio sportbaristi italiani (compresi un numero ignoto di ex Ms-mls) e la realtà.
Personalmente aggiungo un individuale, ma molto sentito auspicio per una società di meticci belli(e belle) e indistruttibili che sostituiscano il DNA di Gemonio e dei gozzuti (intellettualmente parlando) delle valli, che intristiscono i nostri schermi. Abbasso gli UREND, viva i belli di nuova fabbricazione. Preferisco il nero padano ai molti pirla padani che infestano gli schermi.
Come considerazione finale, e se mi è permesso: mi sono piaciuti anche i goals di Mario Monti perché hanno, con molta compostezza fatto giustizia della volgarità senza fine e senza criterio, della destra nostrana. Mi è piaciuto moltissimo il modo con cui ha infilzato la sottile lama da toreador tra le scapole di un presidente della Confindustria che, in qualsiasi altro paese al mondo, i suoi confederati rifiuterebbero di invitare a cena perché è sicuro, dato il genere di frasi che dice, che, come minimo, si soffia il naso con il tovagliolo e mangia il pesce con il coltello; se tanto mi da tanto.
Finalmente, visto che le élites rappresentate da Libero, Il Giornale, il Tempo, la Santanché, Brunetta, Capezzone, D’Alessandro, Quagliariello, Cicchitto e lo strabuzzante Alfano con compagnia di nani e ballerine (si fapperdire) parlano un solo linguaggio, gli farei notare che i tre Mariachis, non l’hanno messo in quel posto alla Kulona, come voi pensavate, ma al Kulo flaccido che, per sua demenza senile si era messo in posizione proprio in quel momento, tenuto con sincera ostinazione sulla linea di tiro dai suoi più intelligenti collaboratori. Il suo medico Zangrullo avrà il suo daffare a trovare la pozione adatta per tirarlo su. W il genio italico interpretato sublimemente dal Silvio. Mario M. non lo può dire, ma la copertina di Libero andrebbe aggiornata con un bel Vaffansilvio, con un distinto e affusolato dito medio bocconiano, alzato a sigillare l’evento.