Vi sono scemenze, anche apparentemente modeste, che sono profondamente rivelatrici della personalità e del pensiero di chi le pronuncia. Metto in questa categoria la scemenza pronunciata da Grillo quando, riferendosi a Josefa Idem, Ministro dello Sport, ha detto: “Portare una canoista al governo, un po’ tedesca, è da scemi più che di sinistra”. Con questa scemenza Grillo ha dato prova, al tempo stesso, di non conoscere Josefa Idem e di ignorare l’importanza dello sport nel nostro Paese (nonostante le sue pregevoli nuotate e regattate).
Josefa Idem nasce in Germania nel 1964, risiede a Santerno, Ravenna dal 1990, è cittadina italiana dal 1992, parla perfettamente tedesco, italiano, inglese, scolasticamente il francese, oltre al dialetto romagnolo. E’ la donna che nella storia dello sport italiano ha realizzato, negli sport individuali, il maggior numero di vittorie nei campionati del Mondo e Olimpiadi: 6 ori, 11 argenti, 9 bronzi. Agli Europei 8 ori, 2 argenti, 2 bronzi. Ha onorato lo sport con una carriera lunghissima: sempre in finale nei Mondiali e Olimpiadi degli ultimi 25 anni. E’ certamente un eroe dello sport. Ma uno sport vissuto con intelligenza ed impegno civile che l’hanno portata ad un’attività pubblicistica e di studio notevole, a testimoniare, in tante occasioni pubbliche, i grandi valori educativi dello sport, in particolare ai giovani e soprattutto alle giovani sportive. Da febbraio 2005 collabora con la Gazzetta dello Sport. Da febbraio 2007 è membro della Commissione Scientifica per la Vigilanza e il Controllo sul Doping per la tutela della Salute nelle Attività Sportive del Ministero della Salute.
Dal maggio 2001 al giugno 2007 è stata Assessore allo Sport del Comune di Ravenna, acquisendo una notevole esperienza amministrativa nel settore. E nel frattempo è sposa e madre felice di due figli. Veramente è difficile immaginare un ministro dello sport più adatto di Josefa Idem, perché non è facile poter contare su un ministro da poter additare ad esempio ai nostri figli e nipoti come forza di carattere, capacità realizzativa, spirito sportivo, amore autentico per lo sport ed i suoi valori.
Ma dileggiando la “canoista” Grillo ha dileggiato il mondo dello sport in generale, come se non fosse possibile essere, al tempo stesso, bravi sportivi e bravi ministri. Il mondo dello sport (da non confondere con il mondo del tifo) non è mai stato apprezzato dal mondo politico italiano nel dopoguerra (ad eccezione del calcio per la sua valenza mediatica), tant’è vero che è quasi ignorato dalla scuola. Ma lo sport è importantissimo per formare carattere, per curare la sanità dei giovani, per sviluppare attività che, nel loro insieme, esprimono valori economici e sociali rilevanti. Cultura e sport sono certamente due dei fattori chiave per la ricostruzione del Paese.
Oggi si è formata, un po’ per caso ed un po’ per volontà di alcune persone, una congiuntura favorevole. A presidente del CONI è stato eletto una persona di valore, che ha incominciato a ripulire l’ambiente; a direttore del CONI è stato nominato un direttore capace e integro; il Ministro dello Sport è, come detto, il migliore che potevamo avere; l’assessore allo sport della Lombardia è un altro sportivo autentico; lo stesso presidente del Consiglio è molto attento ai valori dello sport. Solo il calcio non si muove in avanti.
Da qui la mia proposta. I circoli sportivi di Milano organizzino una grande giornata di studio a Milano dedicata allo sport, con la presenza dei personaggi citati, per dibattere il ruolo che lo sport e gli sportivi possono svolgere nella ricostruzione morale ed economica del Paese.
Marco Vitale