Il quotidiano libanese al Akhbar, notoriamente e ufficialmente legato al potente alleato libanese del regime siriano, ha divulgato oggi un’indiscrezione secondo la quale il capo dei servizi segreti di Damasco, Ali Mamlouk, sarebbe giunto a Roma, non sorprendentemente nel giorno in cui è arrivata anche la violenta nevicata. Questa indiscrezione è stata poi ripresa da un sito web libanese molto ben conosciuto.
Lo sgradevole ospite sarebbe arrivato, hanno lasciato intendere da Beirut, a bordo di un aereo inviato da Roma a prelevarlo a Damasco. L’indiscrezione, evidentemente filtrata dagli uffici di Hezbollah, ha sollevato grande clamore, tanto che avrebbe meritato una smentita da Roma.
Che queste siano ore delicate tra la Siria e la comunità internazionale è evidente a tutti, quindi è altrettanto chiaro ed evidente che una cosa del genere avrebbe meritato e meriterebbe una smentita urgente.
Il giornale libanese non chiarisce chi lo avrebbe invitato a Roma. Ma è chiaro che questa voce serve ad accreditare un dialogo permanente tra il regime di Assad, sotto accusa per la barbarie della Ghouta che prosegue nonostante la risoluzione ONU.
Solo poche ore fa Papa Francesco, da piazza San Pietro, ha ricordato a tutti che non si sconfigge il male con il male. L’auspicio di qualsiasi persona di buon senso e di buona volontà quindi non può che essere questo: che la smentita arrivi nelle prossime ore. Serve per vari motivi, far naufragare il piano propagandistico è il primo ovviamente.