C’è sempre un condizionale o un che di condizionante nella politica del Pdl, sia esso nelle vesti di Angelino Alfano o di qualsiasi altro suo esponente. Per non parlare di Silvio Berlusconi, il cui linguaggio è per lo più ricattatorio. “Pdl con Monti fino al 2013 per introdurre il semipresidenzialismo”. E se Monti o tutti gli altri non fossero d’accordo sul semipresidenzialismo, si apre la crisi del Governo Monti? Come dire: o così o pomì… Una volta sono le intercettazioni, un’altra il codicillo Ruby, un’altra ancora la responsabilità civile dei magistrati…, un’altra il legittimo impedimento e via di questo passo. C’è sempre un motivo per ricattare il Governo. O chi altro. Mai un gesto politico in senso proprio! Per passione più che per interesse. Di partito e personale. Visto che nel Pdl le due cose coincidono da sempre nella stessa persona. Spesso schermandosi dietro al popolo. E alle sue libertà.
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