Sembra proprio che la moderazione sia scomparsa dallo scenario politico internazionale. Se c’è un’idea moderata viene tenuta nascosta, oppure vilipesa. I valori della moderazione vanno dunque riscoperti. La moderazione sembra diventata un disvalore, e invece è un valore di cui tutto il mondo avrebbe urgentemente bisogno. Guardiamoci intorno: l’abbandono dei dipserati nel Mediterraneo, la fuga di centinaia di miglia dal sud della Siria, i detenuti nello Yemen che vengono lasciati senza cibo perché si rifiutano di essere usati come avanguardia contro il nemico, l’unico porto yemenita che può garantire l’accesso di aiuti umanitari trasformato in campo di battaglia, politici uccisi in Messico a poche ore dal voto, il ministro dell’interno tedesco che sembra in procinto di scaricare la Merkel sulla questione dei respingimenti alle frontiere, dazi che fioccano in tutto il mondo, Malta che processo un capitano reo di aver soccorso chi stava affogando: e poi gruppi terroristici, estremisti, fondamentalisti che pretendono di rappresentare tutta la loro civiltà con parole e condotte a dir poco incivili. E poi saccheggi, razzie, pulizie etniche.
Non ho volutamente citato alcun soggetto espressamente perchè tutti i soggetti sono coinvolti. In questa sparizione della moderazione si vince solo se si conquista l’ala estrema e questo determina l’identico effetto nel campo opposto. Occorre vederlo questo processo per capire che è la vittoria di tutti i fanatismi. Come può non venire in mente un appello di poche parole: “moderati di tutti il mondo, unitevi!”
Non ci sono alternative alla trasfromazione della moderazione, termine i cui usi a volte sono ambigui, nel valore che può unificare tutti coloro che oggi non vogliono imporre all’altro di scomparire. Solo riconoscendo il valore della moderazione e unendo i moderati di tutti il mondo si può ritorvare una voce responsabile in tutti i campi. Ma l’operazione dovrebbe essere contemporanea, trasversale a tutte le parti, a tutte i soggetti, a tutte le civiltà. I giorni passano velocissimi, il tempo sembra proprio poco. Ma questo cartello trasversale di volenterosi, di uomini e donne, pur sapendo di dover partire accettando la sfida di doversi presentare trasversalmente per dare garanzie di moderazione a tutti, sa che pur essendo arduo il compito avrebbe il suo leader morale a differenza degli altri: è Bergoglio. Chi voglia ne tenga conto.