Insegno sociologia a Roma ‘Tor Vergata’, e da questo blog scriverò di religione e religioni. Perché? Perché è il mio mestiere, insieme all’insegnamento, e mi piace farlo, moltissimo. Perché su temi che girano intorno a religione/i scrivo, discuto, nei miei libri e articoli, nel quotidiano impegno all’università, non da ultimo nel contesto del lavoro che con colleghi e amici faccio presso un centro studi dedito a queste cose che dirigo a Tor Vergata (www.csps.uniroma2.it). Perché credo che ci sia un’infinità di ragioni per cui questioni legate a religione/i siano interessanti, urgenti, cruciali, da molti di punti di vista: sociologico (quello che mi appartiene di più), antropologico, politico, filosofico, morale, giuridico, economico, e continuate pure voi. Discuteremo insieme di parole, fatti, e libri, che con religione/i hanno a che fare. Alterneremo riflessioni su parole, correnti o demodé, che compongono il nostro vocabolario, e di cui riascolteremo magari una eco religiosa dimenticata, stravolta, secolarizzata, a commenti su fatti di cronaca, su cose che accadono in relazione al nostro tema, a discussioni su libri recenti o passati, che ci aiutano a capire posto e ruolo delle religioni nel mondo contemporaneo, in Italia, Europa, nel resto del mondo. Parole, fatti, libri, intorno ad un mondo in cui dobbiamo (anche se non volessimo) vivere insieme, credenti e non credenti, cristiani ed ebrei, musulmani e buddhisti, un mondo sempre più multiculturale, multireligioso e postsecolare. Magari discuteremo proprio anche queste parole (valori?), perché no? Io lo farò sempre e solo a partire da un punto di vista, quello di chi vuole vivere in un mondo multi, in cui differenze e particolarismi convivano, possibilmente pacificamente, possibilmente in dialogo e “reciproco apprendimento”, ma avendo più di ogni altra cosa terrore dell’assimilazione, della riduzione all’identico, che l’identico sia religioso o secolare. Discuteremo di pluralismo religioso, nelle sue mille forme, all’insegna della speranza nel poter vivere insieme rimanendo diversi.
LIVING TOGETHER, DIFFERENTLY