Sui siti la notizia è rimasta ancor oggi con una certa evidenza, sui giornali è invece mezza sparita, relegata solo in qualche “occhiello”. “Gerry Scotti alla guida di una lista del Pdl”. L’interessato smentisce, ma il movimentismo di Berlusconi, alla ricerca del candidato ideale o “modello” per le prossime elezioni, lascia traccia. Più che l’anti-Grillo, come è stato prontamente ribattezzato, un simil-Grillo. In fondo anche lui un prodotto mediatico in senso lato e delle televisioni berlusconiane in senso stretto. Chi non lo conosce? “Pazza idea” avrebbe cantato Patty Pravo. Una delle ultime trovate del Capo, dopo quella di stampare moneta ad libitum per vincere la crisi economica del Paese.
E’ l’ultimo parto della politica, che di politico ha ben poco. Perché non riuscendo a riformare se stessa e neppure a trovare il bandolo della propria ragion d’essere (per il Pdl, gli interessi particolari di Berlusconi) si affida alla sola popolarità, essendo quella del leader dell’ex Forza Italia venuta meno e persasi per strada. Tanto poi il leader conta fino a un certo punto. Per il “Partito padronale” basta e avanza un leader fasullo, in grado di raccattare voti (in fondo, se ci pensiamo, cos’è Berlusconi, se non un raccatta-voti?) che tanto poi a comandare, orientare e imporre le scelte ci pensa come sempre lui, Silvio Berlusconi in prima persona. Leader e partito sono la stessa persona. Il risvolto della stessa (falsa) medaglia). Altro che politica Pop! Con l’ultima trovata siamo al de profundis della politica. Come stampare o spacciare (falsa) moneta…
Ora al Pdl non resta che implodere per davvero.