L'ASINO DI BURIDANO

Massimo Parodi

Professore di Storia della filosofia medievale all'Università Statale di Milano.

Enrico Bottini

Si sente la mancanza della bustina di Minerva che Umberto Eco pubblicava da anni sull’Espresso. Cerco di immaginare che cosa avrebbe scritto l’autore di Diario Minimo che così aveva descritto Enrico Bottini, protagonista di Cuore:

… di carattere impreciso, incostante nei suoi propositi etici, schiavo di ambigui culti della personalità, non poteva essere gran che diverso col padre che si ritrovava, torbido personaggio costui, incarnazione di quell’ambiguo socialismo umanitario che precedette il fascismo, e in cui l’ideologia dolciastra stava alla lotta di classe come il repubblicanesimo di Carducci alla rivoluzione francese (odi alla regina Margherita, nonne e cipressi che a bolgheri alti e stretti, ma repubblica, ciccia): questo padre che parla di rispetto per i mestieri e le professioni, esalta la nobiltà degli umili, incita il figlio ad amare i muratori, ma si demistifica in quella terribile pagina del 20 aprile (giovedì) in cui esorta il figlio a gettare le braccia al collo a Garrone quando tra quarant’anni lo ritroverà col viso nero nei panni di un macchinista, «ah non m’occorre che tu lo giuri, Enrico, sono sicuro, fossi tu anche un senatore del Regno» – e non lo sfiora neppure il sospetto di quel che potrebbe (dovrebbe) accadere, che cioè Enrico possa ritrovarsi nei panni di un macchinista ad incontrar l’amico Garrone senatore del Regno (conoscendo Garrone, arrivato alla camera alta per via Acli, va bene, ma ciononostante è il principio che conta, vero?).

Non sarebbe sfuggita all’ironia della bustina la vicenda di Carlo Calenda che a 10 anni, nel 1983, compare nello sceneggiato televisivo Cuore diretto da suo nonno – Luigi Comencini – e interpreta proprio il protagonista Enrico Bottini. E ora, un po’ meno di 40 anni dopo, diviene non senatore del regno ma ministro dello Sviluppo economico nel governo Renzi.
Ci manca la bustina soprattutto perché sarebbe interessante sapere dove si possano trovare oggi le tracce di Garrone.

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