MALA TEMPORA

Marco Vitale

Alitalia, smettiamola con progetti velleitari

L’operazione Poste – Alitalia rappresenta un intervento di emergenza in stato di estrema necessità. Come tale non è contestabile, anche perché ha almeno un’immagine di legame industriale attraverso la partecipata delle Poste Mistral Air. Ciò che è contestabile è che ancora una volta ci riduciamo all’ultimo minuto e procediamo con misure tampone dettate dall’emergenza. Questo procedere di emergenza in emergenza è in generale una delle malattie più gravi del nostro Paese perché lo priva di una visione e di decisioni inquadrabili in tale visione. E’ evidente che la precedente operazione Alitalia, gestita in chiave nazional-elettorale è stata un disastro. Detto questo l’Alitalia deve assolutamente integrarsi in un partner europeo smettendola di correre dietro a disegni velleitari basati su una base societaria improbabile, poco credibile ancorché, in certi suoi esponenti, coraggiosa.

E’ evidente che il partner logico è Air France ma è giusto che il governo  sorvegli e guidi i termini della possibile integrazioneperché l’Air France deve assicurare un’integrazione onesta, industrialmente seria e rispettosa delle legittime necessità e interessi  italiani. Naturalmente il comportamento dell’Alitalia rispetto all’attuale proposta sarà estremamente significativo per aiutare a comprendere quali possono essere i passi successivi.

Contrariamente a quanto molti pensano l’Alitalia come azienda resta un’azienda buona con una classe di piloti di primo piano, con del personale di servizio di qualità e con un mercato, quello del Nord Italia, ricco e importante anche se tutto è stato fatto per dirottarlo su altre compagnie e su altri aeroporti.

 La storia dell’Alitalia è una storia tipicamente italiana basata sul lavoro di qualità disperso e umiliato dai cattivi politici e dai “capitani di sventura”(copyright Marco Borsa).

 Ma anche questo episodio unito ad altri recenti episodi pone la legittima domanda: ma il Fondo Strategico Italiano che ci sta a fare?

 Marco Vitale

www.marcovitale.it

Chicago, 11 ottobre 2013

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