Abolire la miseria è il libro di Ernesto Rossi del 1945 ripubblicato nel 1977 (a dieci anni dalla morte dell’autore) da Paolo Sylos Labini per Laterza (e rieditato nel 2002 nella collana I Robinson).
“Abolire la miseria è un piano radicale di protezione sociale scritto da un liberista” ha scritto Valerio Zanone. “L’idea di fondo, simile al contratto sociale dei Webb, è di abolire la miseria con la fornitura gratuita dei beni e servizi essenziali per un minimo definito di vita civile senza regalare nulla a nessuno e senza sopprimere le ‘ineguaglianze salutari’ che devono restare fra pigri e laboriosi, inetti e capaci. E’ un’idea che si riscontra anche nei liberisti classici, ad esempio nel livello minimo uniforme di reddito garantito in Hayek.
Qui le pagine di “Abolire la miseria” sull’esercito del lavoro
Ma Ernesto Rossi vi aggiungeva di suo un progetto piuttosto utopico, preso a prestito dal servizio di sussistenza degli eserciti in tempo di guerra: la trasformazione in tempo di pace del servizio militare di leva in servizio civile obbligatorio per tutti i giovani di entrambi i sessi, organizzati in un ‘esercito del lavoro’ da destinare alla produzione dei beni di consumo primari. Alla scuola (gratuita per tutti e in tutti i gradi) ed al servizio sanitario pubblico si sarebbe così aggiunta la fornitura gratuita a tutti i richiedenti di alloggi popolari, vitto in ristoranti pubblici, vestiario standardizzato”.
Rossi avvertiva i rischi di pesante collettivizzazione che il suo progetto comportava. E in suoi scritti successivi l’idea non appare più. Ma vale la pena di rileggere le pagine originali. Per vedere a quali dettagli giungesse il suo progetto, e a quale concretezza arrivasse un’utopia coltivata negli anni più bui del Novecento.
buongiorno amici! vi sarei profondamente grato se poteste aiutarmi ad avere una copia di “Abolire la miseria” di Ernesto Rossi, poichè nonostante i miei sforzi nè Feltrinelli, FNAC, LATERZA ed altre librerie,sono state in grado di reperirlo. Mi accontento anche di un pdf o simili.
Grazie E CORDIALI SALUTI,
Carlo Cafiero
Presidente “Osservatorio Uomini Liberi”- NAPOLI
hai poi trovato il libro?