Dirigente di primo piano del Pci, protagonista della svolta dell’89, poi del Pds e del Pd, parlamentare europeo, presidente della Camera, ministro degli Interni, primo presidente della Repubblica eletto due volte. Giorgio Napolitano ha assunto ruoli diversi in tempi diversi, anche molto lontani tra loro, che ha interpretato sempre con la pratica del dialogo democratico tra le parti e nel rifiuto netto di atteggiamenti partigiani. D’altronde le responsabilità del presidente della Repubblica in Italia crescono quando la crisi politica si avvita nella paralisi dei veti incrociati, dell’ “irresponsabilità” dei partiti, come avrebbe poi detto nel discorso con cui avrebbe accettato la seconda elezione. All’epoca la posizione di Reset fu quella di stendere un documento per perorare un suo secondo mandato. […]
Archivio della categoria:
Napolitano: da riformista del Pci
Perché accettò quella rielezione
che davvero non voleva
È stato il primo presidente della Repubblica a essere rieletto per un secondo mandato, come tutti hanno ricordato. Eppure davvero non voleva. Era stanco proprio perché i poteri “a fisarmonica” del Quirinale […]
Giorgio Napolitano, totus statista:
il ricordo del primo incontro 50 anni fa
Più che un totus politicus, come avevo definito Emanuele Macaluso, lo definirei una totus statista. Un uomo di Stato, nell’accezione classica che ne dava Cicerone: “Coloro che saranno responsabili dello Stato (res publicae), […]
Il comunista liberale
che leggeva Mann nel 1947
“A Giorgio, che non perde mai la calma nemmeno dinanzi all’Apocalisse”: conforta immaginare che quella dedica di Curzio Malaparte, autografata quasi settant’anni fa sulla copia di Kaputt ancora fresca di stampa, sia da […]
Quando Napolitano mandò a Reset
la sua lezione per il riformismo
Questo è il testo della lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a “Reset” in risposta – il 29 ottobre 2011 – al direttore, Giancarlo Bosetti, in […]