L’Indonesia ha saputo uscire dai difficili anni della dittatura e reagire alla crisi finanziaria della fine degli anni Novanta, continuando a costruire un modello di convivenza in grado di contenere pacificamente le spinte centrifughe e l’emergenza dell’islamismo radicale. Un bilancio positivo con molte luci ma ancora con qualche ombra. Ne parlano nel nostro dossier Emanuele Giordana che disegna un quadro ampio e complesso e Paolo Affatato con un’intervista ad Ahmad Syafii Maarif, già leader di Muhammadiyah, la seconda organizzazione islamica più importante dell’Indonesia, e un’analisi su islam politico e pluralismo. Credit: Adek Berry / AFP
Dossier
Numero 167
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Il Paese che ha smesso di aspettare
9 Novembre 2017
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Pluralismo religioso e fallimento dell’islam politico
8 Novembre 2017
Il risorgente radicalismo e la presenza sempre più invadente di gruppi islamici estremisti mette in pericolo il pluralismo e la democrazia indonesiana? L’islam politico sta sfruttando vie democratiche per conquistare […]
L’Islam Nusantara e la giustizia sociale
8 Novembre 2017
Il futuro dell’islam indonesiano, e dunque dell’intera nazione, passa per il nodo della giustizia sociale. Ne è convinto Ahmad Syafii Maarif, 82enne leader musulmano, oggi membro del Comitato presidenziale per […]