Esce postuma la ricerca di Pierre Bourdieu, il grande sociologo francese scomparso nel 2002, su Edouard Manet (1832-1883): è un esempio di «socioanalisi» della traiettoria di un pittore rivoluzionario nella Parigi di metà Ottocento. La raccolta delle fonti è sterminata e riguarda tutto: le critiche d’arte e le alleanze di Manet contro e con i critici, la competizione con Courbet e il realismo, l’attacco all’art pompier e all’accademia, i suoi distinguo dagli impressionisti e il suo «fare scandalo» per conto proprio. Ma l’analisi di Bourdieu riguarda anche il «capitale» dell’artista e il suo «habitus». Manet è un figlio dell’élite parigina, è un erede che rifiuta l’eredità del padre magistrato, ma la tesaurizza per trasferirla in un altro spazio di valori. […]
Dossier
Numero 150
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Nell’atelier teorico di Bourdieu
17 Marzo 2014
Forse nessuno dei molti testi, sempre accuratamente rifiniti, pubblicati in vita da Pierre Bourdieu dà l’idea del suo modo di pensare e di lavorare quanto il volume postumo Manet. Une […]