A 78 anni, compiuti il 3 marzo scorso, Michael Walzer lascia la condirezione di Dissent, la rivista nata a New York nel 1954 per contrastare sia il maccartismo sia il totalitarismo sovietico. Per “dissentire”, appunto, dalla “desolante atmosfera che pervade negli Stati Uniti la vita sia intellettuale che politica” scrissero allora i fondatori. Walzer entrò in “Dissent” giovanissimo, ancora studente alla Brandeis University. E, ora solo scrivendo, continuerà a esserci. Ma ecco come la “sua” rivista ha voluto rendergli omaggio, nell’ultimo numero, con quattro articoli che qui riportiamo. A questi aggiungiamo l’introduzione di Giancarlo Bosetti a un piccolo, ormai “storico” libro – Conversazioni con Michael Walzer. La sinistra, la libertà, la democrazia, lunga intervista che Ramin Jahanbegloo ha realizzato nel […]
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Michael Walzer, vent’anni
Liberale o socialdemocratico?
Qual è la differenza tra un liberale e un socialdemocratico? E, soprattutto, è una differenza formale o sostanziale? Michael Walzer è un socialdemocratico. Il suo distintivo d’onore è la vecchia […]
La straordinaria modestia del padre di Dissent
Una sera dell’autunno scorso, mentre mangiavo un boccone tra una riunione e l’altra, ho preso l’ultimo numero di «Dissent», l’ho aperto a caso e ho cominciato a leggere. La sensazione […]
La geografia morale del pluralismo
Prefazione al libro Conversazioni con Michael Walzer (Marsilio – i libri di Reset, 2012). Questo libro offre un’occasione davvero rara, quella di avvicinarsi con una lettura agile, colloquiale, biografica a […]
La passione e la decenza
Qualche mese dopo gli attentati dell’11 settembre, Michael Walzer scrisse un articolo per Dissent, intitolato “È possibile una sinistra decente?”, che mandò su tutte le furie molti simpatizzanti di quello […]
Da fiore all’occhiello a direttore forte
Quando Irving Howe venne improvvisamente a mancare, nel maggio del 1993, nessuno sapeva se Dissent avrebbe avuto un futuro. I giornalisti e i collaboratori più giovani della rivista volevano continuare […]