Le aperture
La Repubblica: “Pdl, parte l’assedio a Monti. Polemica per la frase sui suicidi e stop alla riforma della giustizia. Esodati: arriva il decreto per 65 mila, ma i sindacati lo contestano”. Il quotidiano dà rilievo anche ad una intervista a Pierluigi Bersani: “Il candidato premier lo scegliamo noi”: A centro pagina: “Shock a Bologna, suicida leader Pd. Maurizio Cevenini si ritirò dopo un malore dalla corsa per il sindaco”. ‘Pensate a mia moglie e a mia figlia’”.
La Stampa: “Pdl-Monti, alta tensione sulle colpe della crisi. Documento di 42 esponenti del Popolo della Libertà: escluda nostre responsabilità sui suicidi. Berlusconi chiama Palazzo Chigi. Dal premier elogi al predecessore”. In alto sulla prima pagina: “Acquisto Antonveneta, blitz della Finanza al Monte dei Paschi”. A centro pagina, con foto: “La Clinton sceglie il look naturale” e si presenta senza trucco: “Hillary, addio trucco: ‘Ho l’età per decidere'”.
Il Giornale: “Pdl, ore decisive. Forte la tentazione di mollare il governo. Qualcuno frena. Ma se passera dice che l’Imu è giusta…”. “E Monti chiede scusa: Berlusconi ha fatto molto”. A centro pagina le notizie sulle perquisizioni a Monte dei Paschi di Siena: “Cade un tabù: blitz dei pm nella banca rossa”.
Libero: “Monti salterà, ecco il piano. Bersani vuol votare a ottobre, con il centrodestra allo sbando e i grillini che spolpano Idv e Sel. Si cerca solo un pretesto. Ma Berlusconi e i suoi che fanno?”.
IL Corriere della Sera: “Investimenti, piano di Monti. Il premier alla Ue: per tre anni fuori dal calcolo del deficit. I sindacati contro il ministro del welfare.Fornero sugli esodati: due anni di copertura per 65 mila”. A centro pagina: “Perquisito dalla Finanza il Monte dei Paschi. L’accusa di aggiotaggio”. Il quotidiano offre anche un reportage della giornalista Viviana Mazza, inviata in Siria, che si trovava a Daraa su un convoglio Onu colpito da un attentato: “Nel convoglio Onu sotto attacco”:
Il Sole 24 Ore: “Prestiti alle imprese, fermi a crescita zero. In marzo erogati 10,8 miliardi in meno rispetto a febbraio”. Si cita un rapporto della Banca d’Italia: “I flussi dell’economia ripartiranno solo a fine 2012”. Di spalla la situazione dei mercati finanziari: “Atene e Madrid deprimono i mercati: spread a quota 424. La Grecia verso nuove elezioni. Cadono le Borse europee. Piazza affari giù dell’1,18 per cento”.
L’Unità: “Governo, i pentiti del rigore. Fornero ora ammette: è mancata l’attenzione dell’esecutivo ai sofferenti. Ma sugli esodati scontenta i sindacati”.
Italia, Europa
Pierluigi Bersani, intervistato da La Repubblica, commenta i risultati delle elezioni amministrative e dice che in Italia “il transito da un campo all’altro” è molto limitato, “a destra c’è un vuoto ma l’elettorato non è scomparso”. Dice che il centrosinistra “può sfondare il muro di gomma tra guelfi e ghibellini”: “è una responsabilità nuova e il Pd non basta”. Aggiunge che verranno messi in lista gli esterni perché si faranno “in liste aperte” alla società civile, con maggiore apertura nei programmi e nelle proposte.
Maurizio Belpietro, su Libero, parla del “piano per buttar giù Monti” di “Bersani e compagni”, che vorrebbero le elezioni ora che il Pdl è “ridotto al lumicino”. “Il Pd ha fretta di votare e il compagno segretario si sente già seduto sulla poltrona di Palazzo Chigi. L’unico problema da risolvere resta quando far cadere Monti. Al Pd serve un pretesto”, dice il direttore di Libero.
La Stampa: “Continuare con Monti? Il Pd resiste, ma avvia la navigazione a vista. Forte pressing da sinistra. Bersani resiste. Bondi riconosce: fase confusa, senza risposte certe”.
Alcuni titoli de Il Giornale: “Nel Pdl cresce la voglia di governicidio”, “nel partito la tensione è alta”, “Dai Silvio, molla Monti”.
Stefano Folli dedica il suo commento al “manifesto federalista” pubblicato ieri da La Repubblica, firmato da Amato, Prodi, Bonino, Attali ed altri. L’appello “ha il merito di cogliere il punto di sofferenza su cui l’Unione europea sta naufragando”, ed è quello “il terreno di gioco su cui Mario Monti può tentare di ottenere un risultato politico rilevante”. Monti è “il miglior negoziatore degli interessi italiani in Europa”, e dunque “sarebbe suiida indebolirlo proprio ora”, aggiunge il commentatore del Sole 24 Ore. “Berlusconi conosce questo argomento, e finora ha sempre tenuto a bada l’impazienza dei suoi”. E dunque Monti “dovrebbe essere intoccabile finché il grande gioco politico si svolge in Europa”.
Ieri a Firenze per il convegno dedicato allo “Stato dell’Unione” (Europea) il presidente del consiglio Mario Monti ha sostenuto che la crisi della politica in Europa deriva dalla “combinazione dei media che aumentano la percezione di breve periodo dell’opinione pubblica” e portano i politici di molti Paesi ad essere sempre meno leader e sempre più “followers” che rifuggono da decisioni impopolari. Mentre, secondo La Stampa, l’opinione di Monti è che i leader debbano aver la forza di fare scelte, prescindendo da un consenso immediato. Secondo il quotidiano Monti ha deciso di giocare tutte le sue fiches sul tavolo europeo, una volta portate a compimento le riforme che definisce strutturali, ultima delle quali, “ma non la meno importante” (Monti) è quella del mercato del lavoro. Ieri ha quindi spiegato in cosa consista la sua proposta di scorporare gli investimenti dal computo del deficit: “Sarei contento se vivessi in un Paese che avesse anche il 120 per cento di indebitamento sul Pil, se sapessi che tutti quei soldi sono stati spesi in infrastrutture, piuttosto che in spesa corrente”. Per questo propone che vengano incoraggiati nei prossimi tre anni gli investimenti per la banda larga o per l’agenda digitale: “Non andrebbero contati ai fini del fiscal compact”.
Sulla stessa pagina si riferisce che il neopresidente francese Hollande farà la sua prima visita in Germania e che terrà con il presidente del consiglio europeo Van Rompuy un primo vertice sulla crescita: secondo il quotidiano Hollande potrebbe accettare il trattato del fiscal compact (aveva chiesto una revisione in campagna elettorale) e la Germania potrebbe aggiungere misure sulla crescita: resterebbe il no tedesco agli eurobond, le obbligazioni europee, perché per i tedeschi significa foraggiare con i soldi di tutti i debiti dei vari Paesi dando loro licenza di spendere, ma ci sarebbe un sì ai project bond per finanziare progetti specifici sulle infrastrutture.
Intanto Berlino ribadisce il suo invito alla Grecia a rispettare gli impegni: “Se la Grecia vuole rimanere nella zona euro non c’è miglior soluzione che il percorso già intrapreso”, ha detto il ministro tedesco delle finanze Schauble, invitando il Paese a “formare un governo stabile e rispettare strettamente gli impegni”. Il Corriere riferisce anche le parole del ministro degli esteri, Westerwelle: la Germania vorrebbe tenere la Grecia nella zona euro, ma se rimarrà dipende dalla Grecia stessa”.
Proprio mentre ieri Atene è arrivata la fumata nera per il nuovo governo, dopo la rinuncia del leader della Sinistra Radicale Alexis Tspiras. La Stampa sottolinea che l’allerta dei “falchi” europei sta già avendo le prime conseguenze pratiche, poiché dei 5,2 miliardi di euro attesi oggi dal Fondo Salva Stati Efsf all’indirizzo di Atene, ne arriverà uno in meno a causa della Germania e della Finlandia. Ma tanto La Stampa che il Corriere riferiscono delle critiche indirizzate alla Cancelliera Merkel dai socialdemocratici tedeschi, rinvigoriti dall’ascesa di Hollande: il leader Spd Sigmar Gabriel ha accusato la Cancelliera Merkel di aver provocato l’avanzata degli estremismi ad Atene con le misure di austerità.
Suicidi
La Repubblica riferisce della opinione del sociologo Marzio Barbagli sulla cosiddetta emergenza suicidi: i 38 piccoli imprenditori contati dalla Cgia di Mestre dall’inizio dell’anno ad oggi, secondo Barbagli, “non rappresentano una anomalia a fronte delle 1300 persone circa che nello stesso periodo si sono tolte la vita in Italia. I suicidi in questa categoria sociale c’erano anche negli anni passati, più o meno con la stessa frequenza”. Anche l’edizione online di Wired, ieri, aveva offerto una parziale smentita al tema di questi giorni, analizzando il presunto movente di suicidi indicato dalle forze dell’ordine. Barbagli ha accusato anche i media: “Dare risalto a queste storie porta all’effetto Werther”, dal nome del protagonista suicida del libro di Goethe. Alla fine del diciottesimo secolo alcune persone si uccisero e furono ritrovate con quel libro in mano. Oggi ci sono 56 studi internazionali che dimostrano l’effetto imitazione, che nasce dal modo in cui vengono diffuse alcune notizie e che agisce “non su chi ha già valutato il suicidio, ma su chi non ci pensava affatto”. Il Corriere della Sera si occupa del tema raccontando come il direttore dell’Agenzia delle entrate nonché presidente di Equitalia Befera, ieri abbia deciso di abbandonare una conferenza stampa nella sede della Regione Liguria, sotto la pressione incalzante dei cronisti, che continuavano a fare domande sui suicidi. Befera avrebbe dovuto presentare con il governatore Burlando alcune iniziative per alleggerire la situazione di piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, oltre all’apertura di sportelli amici e fondi di garanzia per le imprese, nonché un accordo affinché le banche anticipino i pagamenti dovuti dalle Asl alle imprese. E lei come si sente di fronte ai suicidi, chiedevano i giornalisti: “Per me è una continua sofferenza. Ma noi applichiamo le leggi votate dal Parlamento”, “ormai in Italia quando si invia a una persona una cartella di pagamento perché non ha pagato le imposte, questo atto viene vissuto come una vessazione”.
Montepaschi
La Stampa parla di terremoto giudiziario e finanziario, in riferimento alle 64 perquisizioni a tappeto nelle sedi di diversi istituti. Al centro della maxi inchiesta della Procura di Siena, avviata lo scorso autunno, è l’acquisizione di Antonveneta da parte di MPS. Il fatto è che l’acquisizione viene giudicata dagli inquirenti troppo onerosa: la spagnola Banca Santander aveva comprato Antonveneta nel 2007 a circa 3,3 miliardi di euro, ma due mesi dopo il Monte dei paschi l’ha acquistata per oltre 10 miliardi. Il retroscena del quotidiano parla di una possibile “cresta” da 1,5 miliardi. Almeno 4 i dirigenti della banca toscana indagati, anche se al momento non figura tra questi Giuseppe Mussari, che di Mps è stato presidente e che oggi guida l’Associazione bancaria italiana. Il terremoto ha coinvolto anche altri istituti di credito italiani ed esteri, che hanno assistito Mps nella acquisizione. Per questo si è proceduto a perquisizioni anche in Mediobanca, Intesa, Jp Morgan, Deutsche bank ed altri.
Internazionale
Tutti i quotidiani danno conto delle parole del presidente Obama, che passa alla storia come il primo a scendere in campo a favore dei matrimoni gay. Lo ha fatto nel corso di una intervista alla Abc. Ha spiegato che la sua posizione si stava evolvendo, anche a seguito di quotidiani contatti con amici e collaboratori che sono gay: “Ho avuto esitazioni su questo tema, in parte perché pensavo che le unioni civil sarebbero state sufficienti. Ero consapevole del fatto che per molti la parola matrimonio è qualcosa che invoca tradizioni e credo religiosi molto forti”. Il Corriere racconta che l’annuncio ha mandato in tilt il web e le televisioni all news, e che ha una portata enorme, in un anno elettorale in cui il rivale repubblicano Romney non solo si oppone ai matrimoni gay, ma ha anche promesso che – se eletto – emenderà la Costituzione per proibirli: “Per me il matrimonio resta quello tra un uomo e una donna”, ha commentato ieri.
Nei giorni scorsi era stato il vicepresidente Biden ad esprimersi a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Soltanto due giorni fa gli elettori della North Carolina, con un referendum, hanno proibito il matrimonio tra omosessuali, approvando un emendamento alla Costituzione. E sono sei gli Stati dell’Unione, al contrario, che hanno legalizzato le nozze gay.
La Stampa sottolinea che con le dichiarazioni di Obama si apre un fronte che potrebbe diventare decisivo con le elezioni di novembre, soprattutto in Stati in bilico come la North Carolina. Obama ha anche parlato del peso che la sua fede cristiana ha avuto nella decisione, riferendosi al fatto che se ci sono molti credenti ad opporsi ai matrimoni gay, è pur vero che esiste una “regola aurea”, ovvero quella che “ci chiede di trattare il prossimo come vorremmo essere trattati noi”. Obama però non ha annunciato iniziative per favorire la legalizzazione tra gli omosessuali a livello federale, limitandosi a dire che la questione normativa deve essere decisa dai singoli Stati.
Il Foglio dedica l’articolo di prima pagina all’attacco qaedista sventato su un jet diretto negli Stati Uniti: “Così l’intelligence di Riad ha infiltrato il suo agente dentro Al Qaida. Finte rese, molte bombe nelle mutande e la lotta al terrorismo con base in Yemen. Il ruolo della Cia”. Il terrorista che avrebbe dovuto farsi esplodere sul volo era in realtà un agnte dell’inelligence saudita infiltrato nel network qaedista nello Yemen. Secondo il quotidiano la “campagna di droni” con cui l’Amministrazione Usa sta “martellando da tempo” lo Yemen sarebbe “la conseguenza di un lavorio di intelligence portato avanti dai sauditi in collaborazione con la Cia.
Se ne occupa anche Vittorio Zucconi, su La Repubblica: “La spia venuta dal deserto che rubò i segreti di Al Qaeda”, “è stato un agente infiltrato dalla Cia a sventare il massacro delle ‘mutande esplosive’ su un jet verso l’America. Di lui non si sa nulla”. La talpa è riuscita a conquistare la fiducia dei leader di una cellula yemenita.
L’Unità offre una intervista a Mohamed El Baradei, ex direttore dell’Aiea, che presenta così il suo partito della Costituzione: “Un partito laico per salvare l’Egitto”, che salvi la rivoluzione del 25 gennaio. Dice che chiunque sarà eletto presidente tra due settimane, sarà un capo dello Stato “dimezzato” perché i militari vogliono azzerare la rivoluzione.