Le liberal-democrazie si sono scoperte fragili, incapaci di comprendere l’insoddisfazione dei cittadini e di fornire risposte chiare ai loro problemi. Il referendum su Brexit, l’elezione di Trump, la diffusione in Europa di governi populisti esplicitamente illiberali hanno reso manifesta questa condizione che era latente da tempo. Quello che abbiamo vissuto è un vero cambio di paradigma. Le democrazie liberali hanno avuto per anni una forza, anche ideale, indiscutibile. Sono stati gli unici sistemi politici in grado di garantire alle persone di essere padrone del proprio destino perché hanno incrementato i loro diritti, migliorato le loro condizioni economico-sociali e assicurato che potessero partecipare da pari al processo politico. Queste caratteristiche erano affiancate dalla capacità di adeguarsi rapidamente, o più rapidamente rispetto alle alternative, ai cambiamenti riuscendo quindi a governarli. Tutto ciò si traduceva in un sostegno da parte dei cittadini, che si riconoscevano nei valori delle istituzioni liberal-democratiche.
Questo paradigma è cambiato perché, come giustamente sottolineato da Yascha Mounk:
Da un lato, le preferenze della gente diventano illiberali: gli elettori sono sempre più infastiditi dalle istituzioni indipendenti e sempre meno disposti a tollerare i diritti delle minoranze etniche e religiose. Dall’altro, le élite si impossessano del sistema politico rendendolo sempre più chiuso: i potenti sono sempre meno disposti ad ascoltare le opinioni del popolo. La conseguenza è che il liberalismo e la democrazia, i due elementi centrali del nostro sistema politico, stanno entrando in conflitto.
Questo conflitto deve essere sanato per evitare che le nostre istituzioni si sgretolino trasformandosi in democrazie illiberali in cui le libertà e i diritti individuali sono calpestati o in forme di liberalismo antidemocratico in cui i cittadini sono completamente esclusi dal sistema politico. Per fare ciò è necessario capire le cause della tensione tra democrazia e liberalismo, analizzare seriamente le ragioni della disaffezione delle persone nei confronti delle istituzioni liberal-democratiche e comprendere che queste ultime hanno in parte tradito i loro valori di fondo non assicurando che i cittadini potessero essere davvero padroni del proprio futuro. Questo naturalmente non significa appiattirsi sulle richieste delle persone ma ascoltarle per poi rilanciare il modello liberal-democratico in tutta la sua forza indicando quali sono le riforme che devono essere messe in atto affinché libertà individuali ed uguaglianza politica tornino ad essere complementari e non alternative.