Nell’ambito della ventiduesima edizione del Capalbio International Short Film Festival, svoltasi nella cittadina toscana dal 9 al 12 luglio, l’associazione internazionale Reset-Dialogues on Civilizations, fondata da Nina zu Fürstenberg e Giancarlo Bosetti, ha conferito il Premio Reset‐Dialogues on Civilizations per il dialogo al cortometraggio “Discipline” (Svizzera 2014, 10’), scritto e diretto dal regista egiziano Christophe M. Saber.
Nato al Cairo nel 1991, Christophe M. Saber si è diplomato in Svizzera presso l’Ecole Cantonale d’Art de Lausanne. Oltre a “Discipline”, ha finora realizzato, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti, il film sperimentale Homme en mouvement (2013, co-regia), il corto Frère et soeur (2013) e il documentario La vie en rose comme dans les films (2013).
Il film premiato: “Discipline”
Una sera, in un piccolo negozio di alimentari di Losanna gestito da egiziani, un padre, esasperato dal comportamento della piccola figlia, perde la pazienza e la colpisce con uno schiaffo. Una cliente, scioccata, interviene per esprimere preoccupazione. Altri clienti, di diverse nazionalità e culture – un tratto comune: sono tutti adulti – intervengono nella discussione, ciascuno a dire la sua, finché la situazione non degenera e si tramuta in rissa. Il prevalere dei punti di vista individuali e la mancanza pressoché totale della capacità di discutere civilmente, o forse della volontà stessa di accogliere le posizioni altrui per trovare un compromesso nel conflitto, fa precipitare il gruppo di adulti in una folle lotta all’ultimo sangue senza via di uscita. Al cospetto di questo triste e ridicolo spettacolo, il capriccio iniziale della bambina – della quale nessuno più si cura mentre assiste sbigottita a questa parodia del bellum omnium contra omnes in salsa elvetica – appare ormai innocuo, e mosso da una purezza infantile di cui le coscienze ‘adulte’, nevrotiche e indisciplinate che la circondano sono ormai del tutto prive.
Il Premio Reset-Dialogues on Civilizations
Il Premio Reset-Dialogues è destinato all’opera cinematografica nel genere corto che si distingua per essere portatrice di un messaggio che attraversi le frontiere interculturali tra Nord e Sud del Mediterraneo, tra Est e Ovest, ma anche tra individui e gruppi di persone. L’associazione vuole segnalare l’opera che di più si mostra capace di smantellare pregiudizi e stereotipi aprendosi a una visione delle dimensioni altre che restituiscano allo spettatore, di ogni cultura, il senso di una comune umanità, nel rispetto dei diritti umani e con uno sguardo capace di trasmettere il senso della pari dignità che la condizione umana merita nelle più diverse forme di civiltà.
Capalbio Cinema 2015
Si è tenuta a Capalbio (Grosseto), dal 9 al 12 luglio 2015 ventiduesima edizione del Capalbio International Film Festival, fondato da Stella Leonetti, – con padrino all’epoca Michelangelo Antonioni – e diretto da Tommaso Mottola, che presenta il meglio della produzione internazionale di cortometraggi. Novità assoluta di questa edizione il primo Italy | Sundance Institute Screenwriters Workshop, in anteprima europea, un workshop, ideato sul modello del prestigioso Screenwriter’s Lab dell’istituto nello Utah fondato da Robert Redford, e sviluppato in collaborazione con New Cinema Network – l’hub creativo permanente di Fondazione Cinema per Roma, dedicato al supporto di film-maker indipendenti emergenti – e Fondazione Sistema Toscana. Il laboratorio è consistito in un programma di 4 giorni, dall’8 all’11 luglio, studiati per offrire agli sceneggiatori indipendenti una full immersion per lavorare in modo intensivo sulle sceneggiature delle loro opere prime o seconde, con Joan Tewkesbury e Erin Cressida Wilson come advisors del laboratorio e alla presenza di Paul Federbush, direttore del Feature Film Program del Sundance. Il Laboratorio ha infatti dato l’opportunità a otto sceneggiatori/registi indipendenti di sviluppare le proprie competenze sotto la guida di tutor internazionali. Attraverso sessioni individuali con i loro mentori, agli sceneggiatori/registi sono stati trasmessi strumenti e tecniche richiesti per migliorare le proprie sceneggiature e metodi per proporre i progetti sulla scena internazionale.
Madrina di Capalbio Cinema 2015 l’attrice Tatiana Luter, volto emergente del cinema Italiano, interprete di Youth – La Giovinezza, di Paolo Sorrentino, ma già in Pasolini, di Abel Ferrara, nell’ultimo film diretto da Silvio Muccino, Le leggi del desiderio, nel nuovo film di Matteo Rovere, Italian Race, protagonista assoluta di Surrounded, di Federico Patrizi e Laura Girolami e di In the car, opera prima di Giuseppe Fulcheri.
La Giuria del Gran Premio è formata dallo scrittore Maurizio Maggiani, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Lamberto Sanfelice, dal montatore Michal Leszczylowski (montatore, tra gli altri di Sacrificio, di Andrei Tarkovsky, di Eat prey and die, Fucking Amal, Lilia forever e del recente Signorina Julie, di Liv Ulmmann) e dal giornalista Bruno Manfellotto. Quindi, la Giuria del Premio World of Maps è composta dal critico cinematografico Johnny Palomba, da Matthew Takata, curatore del Sundance Festival e da Alix Davonneau, addetta all’audiovisivo dell’ambasciata di Francia in Italia. Infine, i due panel Storyboomers curati da Federico Pontiggia.
STORYBOOMERS
Tema di questa edizione, una parola che non esiste: Storyboomers. Così spiega il neologismo il direttore Tommaso Mottola: “Con questa parola Capalbio dà un nome a una generazione che sta per travolgerci con una esplosione di storie e di formati, e che sta rivoluzionando giorno dopo giorno il concetto di cinema in presa diretta. Grazie alla diffusione di sistemi di ripresa e montaggio (micro videocamere, smartphone, droni e go-pro), milioni di ragazzini digital born ma anche uomini e donne di ogni età si stanno impadronendo del linguaggio del cinemae accumulano ogni giorno negli hard disk miliardi di filmati, immagini, suonitutti in altissima definizione. Da qui al creare e caricare nella rete un numero incalcolabile di opere, il passo sta diventando sempre più breve. I festival saranno i primi ad essere travolti da racconti in presa diretta (selfie movies, autofiction, instamemories?), prodotti sino ad oggi tipici della scrittura. Capalbio dedica la sua 22ma edizionea questo Big Bang del cinema prossimo venturo. Benvenuta la generazione Storyboomers!”